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Attualità
23.09.2025 - 04:38
A Palazzo Ferro Fini a Venezia è stata presentata l’associazione Alzheimer di Piove di Sacco, attiva nel territorio della Saccisica e in tutta la provincia padovana. All’incontro hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Enoch Soranzo, il presidente del sodalizio Giusy Molena e la consigliera regionale Elisa Venturini. Nel corso della conferenza è stato sottolineato il valore sociale di un impegno che non si limita alla sola dimensione sanitaria, ma tocca la dignità della persona, le relazioni familiari e il tessuto comunitario.
La malattia di Alzheimer non colpisce solo chi ne è affetto, ma investe anche i suoi cari, chiamati a convivere quotidianamente con una fragilità che mette alla prova forza, resilienza e affetti. Soranzo ha rimarcato come le attività dell’associazione contribuiscano a sensibilizzare l’opinione pubblica e a costruire una società più attenta e solidale. Ha inoltre richiamato l’importanza dei Centri sollievo istituiti dalla Regione, fondamentali per dare un supporto concreto alle famiglie, e ha auspicato che Palazzo Ferro Fini venga illuminato di viola, colore simbolo della lotta all’Alzheimer.
L'azione dell’associazione permette ai malati di uscire dall’isolamento, creando una rete che restituisce dignità e vicinanza, elementi indispensabili per non sentirsi soli. Molena ha ricordato che l’Alzheimer non riguarda esclusivamente le persone anziane, ma può colpire anche i più giovani, motivo per cui la prevenzione assume un ruolo decisivo. “Prendersi cura di una persona malata” – ha spiegato – “è come costruire castelli in riva al mare: un’onda può cancellare tutto. Servono forza, gratitudine e amore per regalare ancora emozioni ai propri cari, guardandoli negli occhi e ascoltando il loro cuore”.
L’associazione ha attivato i Centri sollievo, spazi gestiti con psicologi ed educatori dove si propongono attività ricreative e di stimolazione cognitiva, dal canto al ballo, e i Caffè Alzheimer, momenti formativi per insegnare ai familiari strategie utili a migliorare la qualità della vita quotidiana. Durante la presentazione è stato letto anche il contributo di una socia, Odilla, che con parole toccanti ha descritto la malattia come “vedere una persona che ami svanire un po’ alla volta, come una barca che lentamente scompare all’orizzonte”. Resta però l’essenza della persona: “sono sempre io, con le mie emozioni”.
Alessandro Cesarato
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