Sant'Angelo di Piove. Un anno di attività con Auser e Comune: socialità, cultura e benessere fino all'estate 2026

Dopo un’estate ricca di eventi, culminata con l’inaugurazione a luglio del nuovo Doblò per il trasporto di anziani e disabili, l’associazione Auser di Sant’Angelo di Piove di Sacco “L’età del buon tempo” e l’amministrazione comunale rilanciano con un programma fitto di appuntamenti che accompagneranno i cittadini fino ad agosto 2026. Il calendario, pensato per promuovere socialità, salute e cultura, è davvero per tutti i gusti. Già da ottobre ripartono i corsi più amati: ginnastica dolce e gli esercizi di yoga, pilates e stretching, dedicati al benessere fisico e mentale che si svolgono nella sala comunale di via Caselle. Sempre da ottobre tornano anche le attività di aggregazione ricreativa, ballo libero e gioco carte a Celeseo e il corso di balli di gruppo a Vigorovea. Non mancano le attività ludiche: le giocate di burraco e le serate di carte al centro anziani di Vigorovea e a quello di Sant’Angelo. Occasioni semplici ma preziose per incontrarsi e trascorrere qualche ora in compagnia. Spazio anche alla formazione. A novembre si terrà un incontro dedicato alla prevenzione delle truffe digitali, per imparare a riconoscere e gestire i rischi legati alle tecnologie. Nei mesi di febbraio e marzo 2026, invece, tornerà il ciclo di conferenze sui temi sanitari e sociali, organizzato con esperti e operatori del territorio. Sul fronte delle feste e dei momenti conviviali, non mancheranno le occasioni per ritrovarsi: la festa di fine anno in sala Polivalente a Celeseo e al centro anziani di Vigorovea; il Carnevale e la festa di primavera, oltre ad altre uscite e gite culturali che saranno comunicate di volta in volta. Prosegue anche il progetto “Solidali nella solitudine”, che offre momenti di incontro alle persone che vivono da sole. Un’iniziativa preziosa che, grazie all’impegno dei volontari Auser e della parrocchia, trasforma la vicinanza e l’ascolto in una rete di amicizia e di cura reciproca. Auser e Comune confermano così una collaborazione viva, fatta di attenzione alle persone e voglia di comunità. (m.m.)