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Abano, la burocrazia incombe su cantieri e progetti: “Opportunità che non possiamo permetterci di sprecare”

Il percorso non è privo di ostacoli tra procedure complesse e verifiche continue

Abano, la burocrazia incombe su cantieri e progetti: “Opportunità che non possiamo permetterci di sprecare”

La copertura del Parco Urbano Termale

Mentre i progetti procedono e si moltiplicano i cantieri, l’amministrazione affronta le difficoltà di un percorso complesso ma decisivo: digitalizzazione, scuola, ambiente e salute al centro degli interventi in corso in questi mesi

Ad Abano Terme fondi del PNRR stanno disegnando una nuova mappa di interventi, ma il cammino non è privo di ostacoli. Procedure complesse, verifiche continue, regole sempre più rigide: la macchina amministrativa si trova a dover conciliare la corsa contro il tempo con una mole di adempimenti senza precedenti. All’orizzonte c’è la scadenza della primavera 2026, entro la quale tutti i lavori dovranno essere conclusi e la documentazione dovrà essere in ordine.

“I progetti stanno procedendo secondo i tempi stabiliti – spiega il sindaco Federico Barbierato –. Non nascondo che il percorso non è stato semplice: parliamo di procedure complesse, di verifiche continue e di cantieri che devono rispettare regole stringenti. Ma l’amministrazione sta lavorando con determinazione per non disperdere un’opportunità irripetibile”.

L’elenco degli interventi è lungo e tocca tutti i settori chiave della città. Sul fronte della digitalizzazione (Missione 1), il Comune ha ottenuto oltre 280 mila euro per migrare al cloud, adottare SPID e CIE, potenziare PagoPA e App IO, e rendere più accessibili gli avvisi pubblici. Un passo necessario per modernizzare la macchina comunale, ma anche uno dei più delicati dal punto di vista tecnico e burocratico.

Sul piano della transizione ecologica, il progetto da 1,23 milioni di euro per l’efficientamento energetico e miglioramento sismico dell’ex condominio Mignon e quello da 999 mila euro per i contenitori intelligenti dei rifiuti testimoniano la volontà di unire sicurezza, sostenibilità e innovazione.

Il cuore sociale del PNRR abanese batte invece nella riconversione dell’ex Circolo Ufficiali in un Polo integrato per l’infanzia (oltre 3 milioni di euro) e nella futura struttura coperta del Parco Urbano Termale, destinata a diventare uno spazio di aggregazione e cultura.

Non meno importanti gli interventi dell’ULSS 6 Euganea, con la Casa della Comunità da 2,6 milioni, e quelli della Provincia di Padova, che investirà oltre 10 milioni nell’ampliamento e nella sicurezza dell’Istituto Alberghiero Pietro d’Abano.

“Abbiamo scelto di orientare la programmazione su ciò che davvero segna il futuro della nostra comunità: la salute, con la nuova Casa di Comunità e i servizi socio-sanitari; il turismo, con investimenti che qualificano l’accoglienza e l’immagine della città termale; e che renderanno Abano più moderna, sicura e vivibile. Sono scelte strategiche che guardano oltre l’immediato, perché il PNRR non è solo una serie di cantieri: è la possibilità di costruire le basi della città di domani”.

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