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02.11.2025 - 11:00
L'ex base di San Siro a Bagnoli
Saranno disponibili 28 posti per l’accoglienza di persone in difficoltà residenti nei 44 Comuni della Bassa oltre al servizio della “Stazione di posta”. L’opposizione insiste nel chiedere un incontro pubblico per avere maggiori informazioni sull’iniziativa
La vecchia caserma dell’Aeronautica si appresta ad affrontare un’altra delle sue tante nuove vite. Dopo essere stata centro di accoglienza per i migranti tra infinite polemiche, ma anche set cinematografico e sede di attività sportive e centri estivi, ora una parte dell’ex base di San Siro ospiterà le strutture degli interventi “Housing First” e “Stazione di posta” finanziati con oltre 1,4 milioni di euro dei fondi Pnrr.
Il Comune capofila è Este e il progetto riguarda l’ambito territoriale dei 44 Comuni della Bassa Padovana. L’attuazione spetta al Comune di Bagnoli che in questi ultimi mesi ha lavorato all’iniziativa. In due palazzine della caserma sta per essere portata a termine la realizzazione di una struttura di emergenza abitativa per persone in gravi difficoltà, purché residenti in uno dei 44 Comuni dell’ambito territoriale. “Saranno a disposizione 28 posti per l’accoglienza, suddivisi in camere da 2 a 4 posti letto - spiega il sindaco Matteo Ruzzon - e in un’altra palazzina ci saranno a disposizione la cucina e una sala comune. Già in queste settimane è stato attivato l’alloggio ponte con i primi posti a disposizione, in attesa di portare a termine i lavori ormai alle fasi finali”. Il diritto alla casa verrà salvaguardato con l’approccio del “primo alloggio”: i Comuni mettono a disposizione appartamenti per singoli individui, piccoli gruppi o famiglie fino a 24 mesi. Oltre a ciò, saranno attivati progetti personalizzati per ogni singola persona. “Poi in un’altra palazzina - aggiunge il sindaco - ci sarà la “Stazione di posta”, ovvero un centro servizi, che dovrebbe raggiungere un target di 88 persone. Se ne occuperà la cooperativa Vita Nuova e il progetto esecutivo è già stato adottato”. La “Stazione di posta” deve offrire servizi importanti come quelli sanitari, di ristorazione, distribuzione postale, mediazione culturale, consulenza, orientamento al lavoro, consulenza legale, distribuzione di beni. Sono rivolti a persone in estrema povertà e bisogno che vengono segnalate dai settori sociali e consistono anche in attività di segretariato sociale, formazione, accompagnamento all’abitare come il supporto nella gestione delle bollette, l’accompagnamento nella richiesta di istruttoria della residenza, e l’accompagnamento al lavoro.
Intanto è sempre vivace il dibattito politico con il gruppo consiliare di opposizione che chiede chiarezza sull’intera iniziativa. “Non abbiamo alcuna pregiudiziale nei confronti del progetto - spiega Gianpiero Pasquato di Viviamo Bagnoli - ma di questo progetto continuiamo a sapere molto poco. Quando la cittadinanza saprà come e perché si investiranno così tanti soldi pubblici? Potrebbe essere un progetto di grandissimo valore, ma è chiaro che finché non si farà l’incontro promesso da più di un anno con gli abitanti di Bagnoli (e soprattutto di San Siro e Prejon) la gente continuerà a chiedersi perché con tutte le opportunità date dal Pnrr (rinnovo edifici e strutture, ripristino viario, ecc.) sia stata scelta proprio questa”.
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