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Polemiche e accuse sul nuovo Centro di accoglienza: la solidarietà del Prefetto

Una posizione presa dal prefetto del capoluogo polesano dopo le accuse contro Ghirotto, in seguito alla recente apertura di un Centro di Accoglienza Straordinaria nel comune di Pontecchio Polesine presso lo stabile di un ex ristorante.

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Prefettura di Rovigo

Il Prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo esprime al sindaco di Pontecchio Polesine Simone Ghirotto la sua solidarietà per le accuse ingiustificate, assicurando allo stesso la massima attenzione per eventuali turbative che dovessero verificarsi.

 Una posizione presa dal prefetto del capoluogo poleano dopo le accuse contro Ghirotto, in seguito alla recente apertura di un Centro di Accoglienza Straordinaria nel comune di Pontecchio Polesine presso lo stabile di un ex ristorante. In una nota ufficiale diramato dal Palazzo del Governo di Rovigo il Prefetto ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"La struttura di Pontecchio Polesine ospita 8 cittadini stranieri richiedenti asilo, di nazionalità bengalese, in attesa delle decisioni della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale.

Giunti sul territorio nazionale nei mesi scorsi, i predetti cittadini stranieri erano già inseriti nella rete di accoglienza provinciale, presso una struttura situata in Arquà Polesine che per anni ha accolto un numero di gran lunga maggiore di richiedenti asilo.

In particolare, gli 8 ospiti risultano tutti ben integrati nel territorio, non avendo mai destato problematiche con la popolazione residente; 4 di loro svolgono attualmente attività lavorativa.

La Prefettura ha deciso, in seguito ad apposito sopralluogo effettuato lo scorso 21 giugno, l’apertura di un centro di accoglienza presso una struttura di Pontecchio Polesine, che si è concretizzata il 4 luglio.

Pertanto, poiché tale decisione è avvenuta ben dopo il 9 giugno, data dell’elezione del Sindaco, le accuse che vengono rivolte al Sindaco Ghirotto risultano totalmente infondate.

Durante la campagna elettorale non era ancora in previsione l’apertura della struttura, che si è resa necessaria soltanto nelle ultime settimane per esigenze sopravvenute”.

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