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Allarme sociale

Chiusura INPS a Piove di Sacco: cresce la preoccupazione tra i consiglieri di minoranza

La destra si mobilita per evitare la chiusura della sede locale dell'INPS: un punto di riferimento essenziale per gli anziani e le fasce deboli della popolazione. Richiesta una soluzione immediata

Paolo Mazzetto

Paolo Mazzetto, capogruppo dell'opposizione di Piove di Sacco

La possibile chiusura della sede dell’INPS a Piove di Sacco ha scatenato una forte preoccupazione tra i consiglieri di minoranza, che chiedono soluzioni rapide per evitare disagi a migliaia di cittadini, soprattutto anziani. Il capogruppo della coalizione di centro-destra Paolo Mazzetto ha dichiarato: “Ritengo sia fondamentale fare di tutto per trattenere la sede dell’INPS a Piove di Sacco. Questo ufficio è un punto di riferimento, soprattutto per le persone più avanti con l’età, che spesso incontrano difficoltà nell’utilizzo delle tecnologie digitali e nel gestire le proprie pratiche tramite internet e con lo SPID. Senza l’aiuto dei più giovani, i nostri anziani saranno costretti, in assenza di un ufficio, a percorrere molti chilometri, prendere i mezzi di trasporto o utilizzare l’auto per recarsi al capoluogo. È quindi fondamentale che tutti, in particolare l’Amministrazione Comunale, s’impegnino al massimo per trovare una sistemazione che sia accettabile per l’INPS e allo stesso tempo preservare tutti i servizi essenziali qui a Piove di Sacco. Ne va dell’indipendenza e della serenità dei nostri anziani.”

Anche la capogruppo della lega Lega Silvia Doro e il consigliere comunale Antonio Zorzi si sono espressi con toni preoccupati: “La chiusura avrebbe ripercussioni gravi sul benessere sociale ed economico dell’intera Saccisica. Costringere i cittadini a spostarsi per accedere a servizi cruciali crea disagi enormi, in particolare per chi necessita di assistenza pensionistica e sussidi di disoccupazione. L’Amministrazione Comunale deve intervenire prontamente.”

Il Capogruppo di Forza Italia, Moreno Cipriotto, ha evidenziato il danno che questa chiusura potrebbe causare al tessuto sociale ed economico della zona, sottolineando come “la decisione sia inaccettabile se non accompagnata da una valutazione degli impatti per cittadini e imprese.”

Infine, Filippo Favarin, Capogruppo di Fratelli d’Italia, ha dichiarato la sua disponibilità a cercare soluzioni nelle sedi istituzionali, ribadendo l’importanza di mobilitare la politica per difendere i servizi pubblici e tutelare i diritti dei cittadini.

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