Un forte allarme è stato lanciato da Fp Cgil riguardo ai tentativi di regionalizzare il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, operazione che, secondo il sindacato, minaccia l'efficienza e l'unità del servizio di emergenza. In una lettera indirizzata al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il segretario nazionale Fp Cgil Florindo Oliverio e il coordinatore nazionale Mauro Giulianella esprimono le loro preoccupazioni, sottolineando che le recenti richieste da parte del governatore del Veneto potrebbero portare a una pericolosa disgregazione del corpo specializzato nel soccorso.
Il dibattito si è acceso in seguito a dichiarazioni controverse, in particolare quelle rilasciate da un assessore veneto, che ha evocato modelli di Protezione Civile impraticabili. Durante una recente riunione con il Ministro e alcune regioni del nord, il governatore del Veneto ha chiesto competenze sul reclutamento e sul coordinamento dei Vigili del Fuoco, evidenziando l'intenzione di trasferire alcune responsabilità a livello regionale.
I sindacalisti avvertono che tale frammentazione potrebbe avere gravi ripercussioni sulla capacità del Corpo di rispondere a situazioni di emergenza. “Disgregare il Corpo, che riesce a rispondere a ogni esigenza proprio perché strutturato su scala nazionale, rimane la peggiore soluzione per il Paese e per l'intero impianto del soccorso,” scrivono Oliverio e Giulianella.
Sottolineando che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è definito dal Codice della Protezione Civile come “componente fondamentale del sistema di protezione civile,” i sindacati chiedono una posizione chiara e forte da parte del Ministro, al fine di prevenire il rischio di una secessione e regionalizzazione del servizio.
In conclusione, Fp Cgil lancia un appello alla solidarietà e all’unità, evidenziando che “gli obiettivi puramente politico-elettorali fanno male a tutte e tutti, in particolare al personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.” La lettera si chiude con l’assicurazione che i vigili del fuoco, insieme alla cittadinanza, faranno sentire la loro opposizione, sostenendo un servizio sociale essenziale che opera con professionalità su tutto il territorio nazionale.