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Viabilità
16.10.2024 - 14:16
Foto di repertorio
Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) di Venezia, progettato per trasformare e migliorare la mobilità nella città lagunare, è attualmente fermo. Da metà luglio, infatti, non ci sono stati ulteriori sviluppi, né spiegazioni ufficiali sul motivo del blocco.
Le sospette connessioni con l'inchiesta sulla corruzione che ha coinvolto l'ex assessore alla mobilità, Renato Boraso, sembrano essere uno dei principali motivi di questo stop. Il Pums, che prevede la creazione di hub intermodali e nuovi collegamenti acquei, era in discussione in varie commissioni consiliari quando l'arresto di Boraso ha portato a un’immediata sospensione delle attività.
Inoltre, l'area dei Pili, inclusa nel Pums e al centro dell’inchiesta, ha suscitato preoccupazioni. In passato, i terreni di proprietà del "blind trust" del sindaco Luigi Brugnaro erano stati rivalutati in modo controverso, aumentando da 15 a 85 milioni di euro.
L’assenza di nuove riunioni delle commissioni consiliari da allora solleva interrogativi sul futuro del piano e sulla trasparenza della gestione della mobilità in città.
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