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Volpago del Montello: Istituita un’area di protezione per tutelare il rifugio per cani

La giunta regionale assicura un divieto di caccia nei terreni circostanti il rifugio dell'Associazione Gioia, nonostante la mancanza di un’oasi ufficiale

cane

Immagine di repertorio

La questione della protezione dell’area attorno al rifugio per cani dell’Associazione Gioia ha trovato una risposta chiara da parte della Giunta regionale. Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, ha annunciato che, anche in assenza dell’ufficializzazione dell’oasi protetta di Santa Maria, verrà imposto un divieto di caccia nei terreni circostanti.

“Dalla risposta alla mia interrogazione dell’agosto scorso – ha dichiarato Zanoni – emerge un punto fermo ed inequivocabile: anche senza oasi, il divieto di caccia sarà attuato per tutelare questa area fondamentale”.

L’interrogazione di Zanoni era stata sollecitata dall’iniziativa di alcuni cacciatori, che avevano tentato di raccogliere firme tra i residenti per opporsi all’istituzione dell’oasi, sostenendo che questo provvedimento avrebbe ostacolato le attività agricole e limitato l’uso privato dei terreni. “Una falsità colossale”, ha ribadito il consigliere.

Attualmente, la Direzione Agroambiente è al lavoro per verificare le 58 opposizioni ricevute, relative a una superficie di 50,74 ettari su un totale di 73,82, ovvero il 68,73% dell'area proposta per la protezione. La decisione finale sarà presa in base ai risultati di questo accertamento, lasciando aperta la possibilità di istituzione dell’oasi.

Tuttavia, Zanoni sottolinea che l'obiettivo principale, il divieto di caccia, è già stato conseguito. Questa evoluzione arriva dopo una serie di episodi preoccupanti, tra cui minacce nei confronti dell'Associazione Gioia e il tragico episodio di un cane del rifugio, ucciso da un cane da caccia. La vicenda ha messo in evidenza l'importanza di proteggere non solo gli animali, ma anche l’integrità del rifugio che si prende cura di loro.

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