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Scandalo Privacy
29.10.2024 - 16:51
Zaia
Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha espresso forti preoccupazioni riguardo al crescente fenomeno del dossieraggio e alle violazioni della privacy in Italia. In un intervento incisivo, Zaia ha definito queste pratiche come “la punta di un iceberg di una porcheria” che necessita di un intervento legislativo “pesantissimo” per essere fermata.
“È vergognoso quello che sta accadendo. Questo paese vive nell'ipocrisia: parliamo tanto di privacy, ma i dati personali sono diventati un colabrodo,” ha dichiarato Zaia, sottolineando la gravità della situazione. Il presidente ha ribadito l’importanza di garantire che solo le persone autorizzate possano accedere a informazioni sensibili, annunciando che chi viola questa regola dovrebbe essere “punito in modo severo”.
La questione della privacy, secondo Zaia, non riguarda solo la sicurezza dei cittadini, ma ha anche implicazioni per la credibilità internazionale dell'Italia. “La privacy è simbolo di civiltà e la sua violazione mette in dubbio la nostra reputazione all’estero,” ha aggiunto, esprimendo la necessità di un cambiamento radicale nelle normative attuali.
Zaia ha inoltre richiamato l’attenzione sul “voyeurismo” che caratterizza attualmente la società italiana, in particolare nei confronti dei politici e degli amministratori. “Noi siamo tenuti a dichiarare il nostro patrimonio, ma è inaccettabile che queste informazioni diventino oggetto di gossip o di pubblicazione indiscriminata. Se qualcuno deve controllare i miei beni, mi comunichi il controllo e basta,” ha affermato, evidenziando la necessità di un approccio più rispettoso della dignità e della privacy dei cittadini.
In conclusione, il presidente ha lanciato un allerta: “Se non mettiamo un freno a queste dinamiche, potremmo trovarci a leggere le cartelle cliniche dei cittadini sui giornali. Questo è scandaloso e inaccettabile.”
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