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Il ricordo di Giulia

Un anno dalla morte di Giulia Cecchettin: la Uil Veneto rinnova la sua lotta contro la violenza di genere

Roberto Toigo: "La nostra battaglia continua con gli uffici anti-stalking e mobbing. Non smetteremo di lottare per il rispetto delle donne"

giulia gino cecchettin

Giulia Cecchettin

Oggi, a un anno dalla tragica morte di Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato, la Uil Veneto ribadisce il proprio impegno nella lotta contro la violenza di genere, continuando a supportare le vittime attraverso i suoi uffici anti stalking e mobbing. La morte di Giulia ha sollevato interrogativi profondi sulla lotta alla violenza contro le donne e sulla necessità di interventi sempre più concreti ed efficaci.

Un fattore scatenante per la riflessione sociale
Roberto Toigo, in occasione del primo anniversario della tragedia, ha voluto ricordare Giulia e l'impatto che il suo caso ha avuto. “Un anno fa moriva Giulia, e con lei moriva anche un po' della nostra sicurezza. Una morte terribile che ci ha scossi nel profondo, obbligandoci a riflettere su quanto fosse stato fatto finora per contrastare la violenza di genere”, ha dichiarato Toigo. “Abbiamo provato rabbia e impotenza. Ci siamo chiesti se quanto fatto finora fosse sufficiente. La tragedia di Giulia ci ha risvegliati, facendoci capire che non basta parlare di violenza, bisogna agire concretamente”, ha aggiunto.

La Lotta non si ferma
Toigo ha ribadito l'impegno della Uil Veneto nel continuare la propria “lotta silenziosa ma costante” contro i femminicidi, sottolineando l'importanza delle azioni quotidiane come quelle messe in atto dai suoi uffici di stalking e mobbing. “La violenza contro le donne non può e non deve mai essere accettata. Ogni giorno siamo al fianco di chi subisce soprusi, offrendo supporto, ascolto e consigli legali, con l'obiettivo di contrastare ogni forma di abuso e promuovere la cultura del rispetto e della parità di genere”, ha concluso Toigo.

Nonostante il continuo aumento dei casi di violenza, la Uil Veneto continua a portare avanti la sua battaglia, rafforzando la sensibilizzazione e promuovendo azioni concrete che possano prevenire il femminicidio e proteggere le donne in difficoltà. La tragedia di Giulia Cecchettin rimane un monito doloroso, ma anche un impulso a non abbassare mai la guardia nella lotta per i diritti e la sicurezza delle donne.

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