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Autonomia Differenziata

Il Veneto punta alla gestione diretta delle emergenze regionali

Zaia: “Obiettivo è semplificare e garantire risposte rapide ai cittadini. Nessuna sovrapposizione con il sistema nazionale”

Zaia

Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia

La Regione Veneto accelera sulla strada dell’autonomia differenziata e avanza una richiesta formale al Ministero per gli Affari Regionali: gestire direttamente le funzioni di Protezione Civile a livello regionale. Il presidente Luca Zaia ha annunciato l’invio di un dossier dettagliato, con l’obiettivo dichiarato di snellire e rendere più efficienti le procedure per la prevenzione e la gestione delle emergenze.

“Abbiamo inviato un dossier scrupoloso, nel pieno rispetto della Costituzione e del buon senso – dichiara Zaia –. Vogliamo semplificare il sistema regionale di Protezione Civile e consentire al Presidente della Regione di emanare ordinanze dirette per superare emergenze di livello regionale, proprio come oggi può fare il Capo Dipartimento della Protezione Civile a livello nazionale”.

Il Veneto si fa capofila nel dialogo tra regioni come Lombardia, Liguria e Piemonte, tutte coinvolte nel tavolo tecnico sulla Protezione Civile. Zaia respinge le critiche degli oppositori dell’autonomia e ribadisce che la legge Calderoli è pienamente costituzionale. “Non si tratta di creare venti dipartimenti regionali che sostituiscano il sistema nazionale, come insinuano alcuni. La nostra idea è rendere più rapide le risposte locali, affidando alle Regioni strumenti decisionali immediati, senza dover attendere le disposizioni centrali. Tutto questo mantenendo salda la collaborazione con i Prefetti per il coordinamento delle Forze dell’Ordine”.

La richiesta include anche misure per semplificare i rimborsi ai volontari, ridurre la burocrazia sui mezzi di soccorso e rafforzare la formazione degli operatori locali. L’obiettivo è adattare le risposte alle specifiche esigenze territoriali, migliorando la gestione delle emergenze e garantendo maggiore efficienza.

Zaia conclude sottolineando il valore informativo di questa proposta: “Sarà evidente a tutti che non c’è alcun rischio di divisione del Paese. Al contrario, il decentramento delle competenze offre l’opportunità di migliorare l’efficienza amministrativa, mantenendo un quadro nazionale. Una volta nero su bianco, nessun governatore vorrà rinunciare a queste funzioni, fondamentali per rispondere con tempestività alle emergenze”.

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