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Accusa al governo
22.11.2024 - 18:39
Mahamoud Idrissa Bouné
"Purtroppo in Italia c’è un Governo razzista". Con queste parole Mahamoud Idrissa Bouné, presidente dell'Alto Consiglio dei Maliani in Italia, ha commentato la morte di Moussa Diarra, il giovane maliano ucciso il 20 ottobre da un colpo di pistola sparato da un agente della Polfer a Verona. In un incontro a Palazzo Madama, Bouné ha espresso forti critiche alla gestione dell'indagine, sollevando dubbi sulla veridicità delle prove e sulle circostanze che hanno portato alla morte del 26enne.
Secondo quanto riferito dal presidente, il procuratore avrebbe inizialmente affermato che Moussa fosse armato di coltello, ma le telecamere della zona, che avrebbero potuto chiarire la dinamica degli eventi, non erano funzionanti. "Tre settimane dopo ci è stato detto che le telecamere non registravano. In Italia purtroppo ci troviamo di fronte a un governo razzista", ha aggiunto Bouné, annunciando che la prossima settimana una delegazione del Ministero degli Affari Esteri del Mali giungerà in Italia per fare chiarezza sulla vicenda.
Le avvocate di Moussa Diarra, intervenute durante un convegno al Senato organizzato dalla senatrice Ilaria Cucchi, hanno sottolineato l'assenza di risposte concrete dalle autorità italiane. "Abbiamo richiesto l’accesso agli atti dell’indagine e alle immagini delle telecamere, ma non ci è mai stato detto se fossero spente", hanno dichiarato le legali. "Inoltre, due colpi sono stati sparati ad altezza uomo, uno colpendo direttamente il cuore di Moussa".
La senatrice Cucchi ha ripercorso la difficile vita di Moussa, arrivato in Italia dopo aver attraversato il deserto e subito torture in Libia. "Moussa ha vissuto nei centri di detenzione libici, dove i migranti sono trattati come criminali. È riuscito a fuggire, a raggiungere l'Italia e a trovare rifugio in una casa occupata a Verona, l'unico posto che accoglieva chi non aveva un tetto", ha spiegato Cucchi, criticando la gestione del sistema d’accoglienza e le politiche migratorie del governo.
L'omicidio di Moussa, un atto che ha scosso profondamente la comunità, diventa simbolo di una questione più ampia: la discriminazione e il razzismo che continuano a permeare il trattamento dei migranti in Italia. La ricerca della verità e della giustizia, per Bouné e i suoi legali, è solo all’inizio.
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