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Omofobia social
28.11.2024 - 17:50
Max Sanna e il compagno nella foto "incriminata", un gesto d'amore innocente rovinato dalla chiusura mentale altrui
Un bacio davanti all’Arena di Verona, una semplice fotografia condivisa sui social, accompagnata dalla frase: “Baciarti è come essere a casa”. È bastato questo per scatenare una valanga di odio omofobo contro Max Sanna, 35enne modenese, e il suo compagno Brenno Simonetti. L'immagine, simbolo di amore e normalità, è stata presa di mira da insulti e commenti carichi di violenza, con frasi come: “Morite”, “Nascondetevi”, “Fate schifo”.
Di fronte all’ennesimo attacco omofobo, la senatrice del Movimento 5 Stelle Alessandra Maiorino e altri esponenti del M5S si sono schierati a difesa della coppia. "L'odio omofobo scatenato attraverso i commenti degli utenti è vergognoso – dichiarano Maiorino e il coordinatore M5S Veneto Simone Contro, insieme ai consiglieri comunali di Verona Giuseppe Rea, Angelo Lodola e Marco Martini –. Immorale, contro natura e socialmente pericolosa non è l'omosessualità, ma il pensiero di questi finti leoni da tastiera figli di quella cultura omobitransfobica che sputa odio verso chi non è conforme al modello 'dio-patria-famiglia', ai quali ricordiamo che è la nostra stessa Costituzione a sancire il diritto di ciascuna persona all'autodeterminazione.”.
Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay, ha espresso la sua solidarietà alla coppia. Il M5S, inoltre, ha lodato la scelta di Sanna e Simonetti di denunciare l’accaduto, sottolineando l'importanza di stigmatizzare questi episodi per sostenere le vittime più fragili. “A loro va tutto il nostro supporto”, concludono i portavoce del movimento.
Il caso riaccende il dibattito sulla necessità di interventi più incisivi per contrastare l’omofobia, soprattutto nel contesto digitale, dove spesso l’intolleranza trova terreno fertile e impunità.
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