Adhd: Bigon (Pd) sollecita la Regione Veneto a investire su diagnosi e trattamento

"Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd) è una sindrome complessa e penalizzante che, se non trattata adeguatamente, compromette profondamente la qualità della vita di adolescenti e adulti" afferma Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico e prima firmataria di una mozione presentata oggi dal gruppo consiliare.

Secondo stime recenti, in Italia sarebbero circa due milioni gli adulti affetti da Adhd, una condizione che, oltre a creare difficoltà di apprendimento e instabilità lavorativa, può condurre a comportamenti a rischio, come l'abuso di sostanze. Tuttavia, la diagnosi precoce e i trattamenti appropriati rimangono spesso inadeguati, anche a causa di una formazione insufficiente dei professionisti sanitari e della carenza di strutture specializzate.

La mozione punta a:

• Rafforzare lo screening precoce per individuare tempestivamente i pazienti, garantendo un intervento più efficace.
• Formare il personale sanitario attraverso percorsi aggiornati sulle ultime scoperte scientifiche e sulle terapie innovative.
• Introdurre figure di riferimento per ogni Ulss, come psichiatri esperti di Adhd, per offrire diagnosi e trattamenti specialistici più accessibili.

Bigon sottolinea anche l'importanza di affrontare il tema dell'Adhd in ambienti critici come le carceri e le REMS (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza). "In questi contesti, dove spesso si sottovalutano i problemi di salute mentale, una diagnosi corretta e un trattamento mirato potrebbero migliorare le condizioni di vita dei pazienti e ridurre comportamenti problematici, contribuendo così alla sicurezza e alla riabilitazione" spiega la consigliera.

La mozione invita la Regione Veneto a intervenire con urgenza per implementare le misure richieste, garantendo risorse e strumenti adeguati per una gestione efficace dell'Adhd, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone colpite e promuovere l'inclusione sociale.