Sicurezza a Padova: la denuncia di Elisa Venturini

Il problema della sicurezza a Padova tra aggressioni, reati e spaccio: la politica si fa sentire

Adamo Chiesa

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17.12.2024 - 18:03

Elisa Venturini

Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, ha sollevato quello che lei ritiene un grave allarme sulla sicurezza nella città di Padova, dichiarando che la situazione è ormai inaccettabile e sotto gli occhi di tutti. L’esponente politica ha commentato in modo deciso l'aggressione di due poliziotti nella stazione ferroviaria, avvenuta recentemente ad opera di un individuo già noto alle forze dell'ordine per reati gravi e affetto da importanti problemi psichiatrici. Quello che è accaduto è emblematico della situazione che viviamo quotidianamente. Non è più possibile voltarsi dall’altra parte, ha affermato Venturini, sottolineando che un report recente del Sole 24 Ore conferma la difficoltà di Padova nel contrastare i reati. La città si colloca infatti al 57° posto a livello nazionale per sicurezza, e scivola al 68° per i delitti ogni 100.000 abitanti. Una posizione che si aggrava ulteriormente quando si parla di spaccio di droga, settore in cui Padova occupa il secondo posto in Italia. Venturini ha ribadito che chi vive quotidianamente la città è pienamente consapevole della gravità della situazione, e che ridurre la questione a una mera percezione sarebbe un errore. L'allarme non arriva solo dalla politica, ma anche dalle organizzazioni sindacali degli operatori di pubblica sicurezza, che denunciano la difficoltà crescente nell'affrontare l'ondata di criminalità. La soluzione, secondo Venturini, richiede un impegno collettivo che deve partire dal sostegno alle forze dell'ordine, proseguendo con la collaborazione tra cittadini e istituzioni, e includendo un'educazione mirata al rispetto delle regole. Ma, per l'esponente di Forza Italia, il primo passo fondamentale è riconoscere apertamente la criticità e smettere di minimizzare il problema. Riconoscere che esiste un problema è il primo passo per risolverlo, ha concluso Venturini, facendo appello a tutte le forze politiche e sociali della città per affrontare la sfida della sicurezza con responsabilità e unità.

"Quello che è accaduto è emblematico della situazione che viviamo quotidianamente. Non è più possibile voltarsi dall’altra parte", ha affermato Venturini, sottolineando che un report recente del Sole 24 Ore conferma la difficoltà di Padova nel contrastare i reati. La città si colloca infatti al 57° posto a livello nazionale per sicurezza, e scivola al 68° per i delitti ogni 100.000 abitanti. Una posizione che si aggrava ulteriormente quando si parla di spaccio di droga, settore in cui Padova occupa il secondo posto in Italia.

Venturini ha ribadito che chi vive quotidianamente la città è pienamente consapevole della gravità della situazione, e che ridurre la questione a una mera "percezione" sarebbe un errore. L'allarme non arriva solo dalla politica, ma anche dalle organizzazioni sindacali degli operatori di pubblica sicurezza, che denunciano la difficoltà crescente nell'affrontare l'ondata di criminalità.

La soluzione, secondo Venturini, richiede un impegno collettivo che deve partire dal sostegno alle forze dell'ordine, proseguendo con la collaborazione tra cittadini e istituzioni, e includendo un'educazione mirata al rispetto delle regole. Ma, per l'esponente di Forza Italia, il primo passo fondamentale è riconoscere apertamente la criticità e smettere di minimizzare il problema.

"Riconoscere che esiste un problema è il primo passo per risolverlo", ha concluso Venturini, facendo appello a tutte le forze politiche e sociali della città per affrontare la sfida della sicurezza con responsabilità e unità.