"Treviso non è questa": il sindaco contro il servizio di 'Fuori dal Coro'

Mario Conte annuncia azioni legali per difendere la città dopo un reportage che descrive un'immagine distorta e sensazionalistica di Treviso

Adamo Chiesa

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19.12.2024 - 16:56

Mario Conte, sindaco di Treviso

Il sindaco di Treviso, Mario Conte, si scaglia contro il servizio andato in onda ieri sera durante il programma televisivo Fuori dal Coro, condotto da Mario Giordano, e annuncia la possibilità di un’azione legale. Nel reportage, dedicato agli episodi di violenza attribuiti a presunte baby gang attive in città, si dipinge un quadro allarmante e sensazionalistico che, secondo il primo cittadino, non rispecchia la realtà di Treviso. Il servizio è stato caratterizzato da un taglio sensazionalistico che non rappresenta la città di Treviso e danneggia l'intera comunità, ha dichiarato Conte in una nota ufficiale. È mia intenzione sottoporlo alle autorità competenti per effettuare tutte le verifiche del caso sui contenuti e sulle dichiarazioni. Continuerò a fare di tutto per risolvere i problemi della città e, al tempo stesso, difenderla da tutto ciò che arreca danno ai trevigiani e alla reputazione di Treviso. Durante i sette minuti del servizio televisivo, vengono intervistati diversi giovani, il cui volto è stato reso anonimo o mascherato, che sostengono di andare in giro armati di coltelli e pistole. Alcuni arrivano perfino a dichiarare la possibilità di acquistare kalashnikov “alla bisogna”. Questo racconto ha suscitato un’ondata di sdegno, alimentando le critiche sull’accuratezza e sulla rappresentatività del reportage. Il sindaco ha bollato il servizio come una narrazione che danneggia l’immagine della città e scredita i suoi cittadini. Non è la prima volta che un'amministrazione comunale reagisce duramente contro servizi giornalistici percepiti come distorti o lesivi della propria comunità, ma Mario Conte sembra intenzionato a spingere la questione oltre, portandola nelle sedi legali. Siamo consapevoli dei problemi che ogni città può affrontare, ma la rappresentazione fatta da 'Fuori dal Coro' è lontana dalla realtà trevigiana. Questo tipo di narrazione non aiuta a risolvere i problemi, anzi, li aggrava, ha concluso Conte. La vicenda accende un dibattito più ampio sul ruolo del giornalismo televisivo, sulla responsabilità di rappresentare i fatti in modo accurato e sul confine tra informazione e sensazionalismo.

Il sindaco di Treviso, Mario Conte, si scaglia contro il servizio andato in onda ieri sera durante il programma televisivo "Fuori dal Coro", condotto da Mario Giordano, e annuncia la possibilità di un’azione legale. Nel reportage, dedicato agli episodi di violenza attribuiti a presunte baby gang attive in città, si dipinge un quadro allarmante e sensazionalistico che, secondo il primo cittadino, non rispecchia la realtà di Treviso.

"Il servizio è stato caratterizzato da un taglio sensazionalistico che non rappresenta la città di Treviso e danneggia l'intera comunità", ha dichiarato Conte in una nota ufficiale. "È mia intenzione sottoporlo alle autorità competenti per effettuare tutte le verifiche del caso sui contenuti e sulle dichiarazioni. Continuerò a fare di tutto per risolvere i problemi della città e, al tempo stesso, difenderla da tutto ciò che arreca danno ai trevigiani e alla reputazione di Treviso".

Durante i sette minuti del servizio televisivo, vengono intervistati diversi giovani, il cui volto è stato reso anonimo o mascherato, che sostengono di andare in giro armati di coltelli e pistole. Alcuni arrivano perfino a dichiarare la possibilità di acquistare kalashnikov “alla bisogna”. Questo racconto ha suscitato un’ondata di sdegno, alimentando le critiche sull’accuratezza e sulla rappresentatività del reportage.

Il sindaco ha bollato il servizio come una narrazione che danneggia l’immagine della città e scredita i suoi cittadini. Non è la prima volta che un'amministrazione comunale reagisce duramente contro servizi giornalistici percepiti come distorti o lesivi della propria comunità, ma Mario Conte sembra intenzionato a spingere la questione oltre, portandola nelle sedi legali.

"Siamo consapevoli dei problemi che ogni città può affrontare, ma la rappresentazione fatta da 'Fuori dal Coro' è lontana dalla realtà trevigiana. Questo tipo di narrazione non aiuta a risolvere i problemi, anzi, li aggrava", ha concluso Conte.

La vicenda accende un dibattito più ampio sul ruolo del giornalismo televisivo, sulla responsabilità di rappresentare i fatti in modo accurato e sul confine tra informazione e sensazionalismo.