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Politica
27.12.2024 - 11:34
Andrea Martella
Nel giorno dell’inizio del Giubileo, Papa Francesco ha aperto una Porta Santa nel carcere di Rebibbia, un gesto carico di simbolismo che richiama il valore del riscatto e della dignità anche per chi vive in detenzione. A margine dell’evento, il segretario regionale del PD Veneto, Andrea Martella, ha lanciato un allarme sulle condizioni critiche del sistema carcerario italiano, con particolare attenzione alla realtà veneta.
«Le carceri non devono essere solo luoghi di punizione, ma di recupero. Eppure, il sovraffollamento cronico e la mancanza di risorse continuano a generare tensioni e gravi emergenze, sia per i detenuti che per gli operatori. Le strutture venete, come Santa Maria Maggiore a Venezia e l’Istituto penale minorile di Treviso, sono ormai al collasso» ha dichiarato Martella.
Le carceri italiane, e quelle venete in particolare, stanno vivendo una crisi profonda. Il sovraffollamento ha superato ogni limite regolamentare, peggiorando le condizioni di vita e di lavoro all’interno delle strutture. Celle sovraffollate, organici penitenziari e sanitari ridotti all’osso, e l’assenza di spazi per attività formative o lavorative sono tra i principali problemi. Queste condizioni esasperate generano episodi di autolesionismo e, troppo spesso, tragici suicidi.
«Le carceri sono diventate gironi infernali per tutti, detenuti e operatori compresi. Continuare a creare nuovi reati e inasprire le pene non risolve il problema. È necessario un approccio diverso, che punti sul reinserimento sociale, la formazione e le misure alternative alla detenzione» ha aggiunto il segretario regionale del PD.
Per affrontare questa emergenza, il Partito Democratico propone un cambio di paradigma attraverso interventi mirati:
«Il carcere non può essere l’unica risposta a tutti i problemi. Senza un progetto di recupero, non solo si aumenta il rischio di recidiva, ma si perde l’opportunità di costruire un futuro migliore per tutti», ha spiegato Martella.
Infine, Martella si rivolge direttamente all’esecutivo. «Chiediamo al Governo di intervenire subito, garantendo dignità e sicurezza nelle carceri italiane. Il grado di civiltà di un Paese si misura anche dalla condizione dei suoi istituti di detenzione. L’Italia e il Veneto devono essere all’altezza di questo principio» ha concluso il segretario regionale.
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