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Politica
21.01.2025 - 08:16
La Corte Costituzionale ha messo fine alla vicenda referendaria sull’autonomia differenziata, dichiarando non ammissibile il quesito per l’abrogazione della relativa legge. Un pronunciamento accolto con soddisfazione dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che ha definito la sentenza un chiarimento fondamentale per proseguire il percorso dell’autonomia in piena serenità.
“Per la seconda volta, la Corte Costituzionale conferma tutta la propria autorevolezza sulla questione dell’autonomia – ha dichiarato Zaia –. La prima volta con la sentenza relativa al ricorso contro la Legge Calderoli, in cui ha analizzato il merito della legge, fornendo alcune indicazioni per apportare correttivi, pur confermandone la piena legittimità. Oggi, con questa nuova sentenza, la Consulta mette fine alla vicenda referendaria con l’assoluta imparzialità che deve esserle propria. Questo pronunciamento contribuisce a chiarire ogni dubbio sul percorso dell’autonomia, che continuerà a svilupparsi nel pieno rispetto della Costituzione, delle indicazioni della Consulta e del principio di unità nazionale, mantenendo al centro i valori di sussidiarietà e solidarietà”.
Il Governatore ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza del dialogo e del confronto costruttivo. “Questa sentenza ci consente di lavorare con maggiore serenità e auspico che diventi un’occasione per avviare un dialogo costruttivo e porre fine agli scontri. La Corte, infatti, ha definitivamente chiuso il capitolo delle dispute referendarie, permettendo di guardare al futuro con maggiore fiducia e determinazione. Ora, verso l’autonomia differenziata, è necessario premere il piede sull’acceleratore per una stagione di novità ed efficienza per il Paese”.
Zaia ha ribadito il ruolo centrale del Veneto nel processo di riforma: “Per quanto ci riguarda, come Veneto, il lavoro non è mai smesso nella certezza e la consapevolezza che le nostre aspirazioni erano in piena aderenza con la Carta fondamentale della Repubblica. Ora continueremo con ancora più slancio per questa riforma che sarà utile non a qualche regione ma a tutte. Il Veneto ne è certo ed è pronto a proporsi come modello, sulla scorta delle esperienze e degli studi portati a termine fino ad oggi”.
Il presidente ha concluso con un appello alla cooperazione: “Questo è il momento di guardare avanti con maggiore serenità in un percorso fondato sul dialogo”.
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