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Martella: «Dovere di memoria per evitare che il passato torni»

Il senatore Martella sottolinea l'importanza di ricordare le vittime delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata: "Le atrocità del passato devono restare impresse per evitare che l'odio e l'intolleranza si ripetano."

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Andrea Martella, segretario regionale del PD in Veneto

Il Giorno del Ricordo, che ogni anno celebra la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, è un’occasione di riflessione e di rinnovata consapevolezza. A sottolinearlo è il senatore Andrea Martella, segretario regionale del Partito Democratico Veneto, che, in occasione di questa giornata, ha rinnovato l’appello a non dimenticare le sofferenze di coloro che furono vittime di atrocità perpetrate da gruppi nazional-comunisti jugoslavi, ma anche da antifascisti e civili inermi.

«Il Giorno del Ricordo, ieri come oggi, ci invita a riflettere sul dramma delle foibe e sull’esodo dei giuliano-dalmati, un capitolo della nostra storia che appartiene a tutti gli italiani», ha dichiarato Martella. «È nostro dovere ricordare le sofferenze di chi fu vittima di soprusi e violenze, non solo da parte dei fascisti, ma anche degli antifascisti, civili innocenti, colpevoli solo di essere italiani. Queste persone furono vittime di un odio etnico, nazionale e ideologico che non possiamo e non dobbiamo dimenticare.»

Il senatore ha poi messo in guardia contro il rischio di “amnesie” e “rimozioni” storiche. «Le atrocità del nazional-comunismo jugoslavo e l’esodo forzato sono pagine vergognose della nostra storia, così come lo erano state, prima, le crudeltà dell’occupazione fascista in Slovenia e Croazia. Ogni vittima, ogni esule, ogni perseguitato appartiene alla memoria collettiva e deve essere ricordato», ha proseguito Martella. «Dobbiamo combattere l’intolleranza e i progetti di sterminio che hanno attraversato il Novecento e che anche oggi continuano a manifestarsi in varie forme.»

Infine, il senatore ha concluso il suo intervento ribadendo l’importanza di mantenere viva la memoria storica: «Giornate come questa servono a ricordarci il valore della memoria e l'importanza di riflettere sulle conseguenze dell’odio e dell’intolleranza, affinché ciò che è accaduto non debba mai più ripetersi.»

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