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Politica
14.02.2025 - 10:36
Foto di repertorio
Nuovo rinvio per la vicenda legata all'inchiesta "Palude". La decisione sul patteggiamento dell'ex assessore comunale alla Mobilità, Renato Boraso, è stata posticipata al 16 maggio prossimo. La richiesta di patteggiamento, avanzata dal difensore di Boraso, l’avvocato Umberto Pauro, prevedeva una pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione, accompagnata dalla restituzione di 400 mila euro.
Il rinvio arriva in un momento cruciale dell'inchiesta, che riguardava le presunte irregolarità legate alla gestione delle opere pubbliche a Venezia. Il giudice per le udienze preliminari, Carlotta Franceschetti, dovrà ora decidere se accogliere la proposta di patteggiamento o rinviare la questione a processo, fissato inizialmente per marzo.
Oltre a Boraso, anche altri tre imprenditori coinvolti nell'inchiesta hanno raggiunto un accordo con la Procura, con richieste di patteggiamento simili, che prevedono la stessa pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione. La Gup Franceschetti avrà il compito di esaminare se queste richieste siano congrue, considerando anche la posizione degli imputati e i danni eventualmente causati dalle loro azioni.
Nel frattempo, la Gup ha accettato le richieste di costituzione di parte civile presentate da diverse realtà danneggiate dall'inchiesta, tra cui il Comune di Venezia, la Città Metropolitana e la CGIL di Venezia.
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