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Rilancio dell'estrema destra

CasaPound torna in Prato dopo la rissa: "Non ci lasceremo intimidire"

Dopo l'assalto al gazebo a Padova, il movimento di estrema destra ribadisce la volontà di continuare la propria campagna per la "remigrazione"

Adamo Chiesa

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18.02.2025 - 18:52

Aggressione a un banchetto di Casapound a Padova, venti militanti fermati

Militanti di CasaPound durante una manifestazione

CasaPound non arretra dopo l'incidente di sabato scorso a Padova, quando il loro gazebo è stato assaltato da un gruppo di attivisti dei centri sociali. In una nota rilasciata oggi, il portavoce del movimento di estrema destra, Luca Marsella, ha annunciato che la raccolta firme per la remigrazione proseguirà anche questo fine settimana, con gazebo allestiti in tutta Italia, anche in zone dove la questione dell'immigrazione è particolarmente sentita.  Non possiamo retrocedere di un millimetro di fronte alla 'mafia antifascista', ha dichiarato Marsella, riferendosi agli attacchi subiti dal movimento. I centri sociali, che attaccano solo quando sono certi di una superiorità numerica schiacciante, e le istituzioni che ci ostacolano, vogliono impedire a CasaPound di fare politica. Marsella ha ribadito che il movimento, attivo da venti anni, ha il diritto di organizzare iniziative pubbliche in ogni città, diritto che, secondo lui, il gruppo è disposto a difendere anche fisicamente se necessario. La provocatoria dichiarazione arriva a pochi giorni dall'incidente di Padova, che ha visto circa trenta attivisti dei centri sociali lanciarsi contro il gazebo del movimento, creando un clima di forte tensione. Marsella ha esortato i suoi sostenitori a non farsi intimidire, aggiungendo che sabato prossimo, lo stesso giorno dell'aggressione, CasaPound tornerà a Padova per ribadire la propria presenza e le proprie rivendicazioni politiche. Non retrocederemo mai, ha concluso Marsella, promettendo che la mobilitazione continuerà a crescere, con un chiaro invito alla resistenza contro quelli che il movimento considera nemici politici.

Tensioni a Padova: Scontro tra Centro Sociale Pedro e CasaPound in Prato della Valle

Scontro tra attivisti del Centro Sociale Pedro e CasaPound a Padova: tensioni e arresti in Prato della Valle

"Non possiamo retrocedere di un millimetro di fronte alla 'mafia antifascista'", ha dichiarato Marsella, riferendosi agli attacchi subiti dal movimento. "I centri sociali, che attaccano solo quando sono certi di una superiorità numerica schiacciante, e le istituzioni che ci ostacolano, vogliono impedire a CasaPound di fare politica." Marsella ha ribadito che il movimento, attivo da venti anni, ha il diritto di organizzare iniziative pubbliche in ogni città, diritto che, secondo lui, il gruppo è disposto a difendere anche fisicamente se necessario.

La provocatoria dichiarazione arriva a pochi giorni dall'incidente di Padova, che ha visto circa trenta attivisti dei centri sociali lanciarsi contro il gazebo del movimento, creando un clima di forte tensione. Marsella ha esortato i suoi sostenitori a non farsi intimidire, aggiungendo che sabato prossimo, lo stesso giorno dell'aggressione, CasaPound tornerà a Padova per ribadire la propria presenza e le proprie rivendicazioni politiche.

"Non retrocederemo mai", ha concluso Marsella, promettendo che la mobilitazione continuerà a crescere, con un chiaro invito alla resistenza contro quelli che il movimento considera nemici politici.