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Mistero irrisolto
24.02.2025 - 16:47
Stefania Ascari, Sissy Trovato
A distanza di anni, il caso della morte dell’agente penitenziaria Maria Teresa Trovato Mazza, detta Sissy, torna al centro dell’attenzione grazie a un’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Ascari. L’obiettivo è fare luce sugli elementi ancora oscuri della vicenda e sulle ipotesi alternative al suicidio.
Sissy Trovato Mazza fu trovata in condizioni gravissime il 1° novembre 2016 in un lago di sangue all’interno dell’ospedale di Venezia, dove era in servizio per sorvegliare una detenuta. Un colpo di pistola alla testa la ridusse in coma per due anni, fino alla sua morte. In un primo momento, la Procura della Repubblica di Venezia ipotizzò il suicidio e chiese l’archiviazione del caso. Tuttavia, con il passare del tempo sono emerse nuove incongruenze che mettono in discussione questa ricostruzione.
“Le anomalie nella dinamica del ferimento rendono difficile immaginare un gesto auto-inferto,” ha dichiarato Ascari, sottolineando che alcuni elementi fondamentali non furono adeguatamente accertati nelle fasi iniziali delle indagini.
Oltre ai dubbi sulla dinamica del ferimento, a rendere ancora più complessa la vicenda vi sono le problematiche legate all’ambiente carcerario in cui lavorava Sissy. L’agente aveva segnalato alla direttrice Gabriella Straffi episodi di mobbing da parte di colleghi, presumibilmente legati alla sua volontà di indagare su un presunto traffico di droga all’interno della struttura e su presunte irregolarità nella gestione amministrativa delle detenute. Inoltre, secondo alcune segnalazioni inquietanti, Sissy stava cercando di far luce sulla possibile presenza di feti sepolti nel giardino del carcere.
“Per questi motivi – ha concluso Ascari – ho depositato un’interrogazione parlamentare per contribuire a far emergere la verità sulla morte dell’agente Sissy Trovato Mazza e su eventuali ombre che circondano la gestione della struttura penitenziaria.”
La richiesta di chiarezza da parte della deputata M5S riaccende i riflettori su una vicenda ancora avvolta nel mistero e che continua a sollevare numerosi interrogativi.
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