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Referendum distacco San Vito

Vigonza, il sindaco Boscaro accusa: "Cittadini pugnalati alle spalle" dopo il blocco del referendum

Un ricorso contro il distacco di San Vito mette in pausa il tanto atteso voto sul passaggio al Comune di Noventa Padovana

Vigonza, il sindaco Boscaro accusa: "Cittadini pugnalati alle spalle" dopo il blocco del referendum

Il sindaco di Vigonza, Gianmaria Boscaro

Un ricorso straordinario al capo dello Stato, firmato da alcuni esponenti politici e cittadini di Vigonza e San Vito, ha fermato il referendum che avrebbe consentito alla frazione di San Vito di decidere se passare al Comune di Noventa Padovana. Depositato il 22 marzo 2025, il ricorso ha suscitato forti reazioni, tra cui quella del sindaco Gianmaria Boscaro, che ha definito il blocco del voto una vera e propria «pugnalata alle spalle» per i cittadini di San Vito.

Questa lunga battaglia per il distacco amministrativo ha origini che risalgono a decenni fa, quando la popolazione di San Vito aveva già chiesto di poter scegliere autonomamente il proprio futuro. Dopo un tentativo negli anni '90, nel 2021 si è formato un comitato di cittadini, supportato da esponenti del centrosinistra, per riprendere il cammino verso la separazione amministrativa. La Regione aveva finalmente approvato il referendum, consentendo ai residenti di San Vito di esprimersi.

Nonostante i numerosi passaggi ufficiali e le approvazioni, il ricorso depositato ha bloccato l'intero processo. A sorpresa, tra i firmatari ci sono anche alcuni consiglieri che, nelle sedute consiliari, avevano votato favorevolmente al referendum o si erano astenuti. Boscaro, deluso, ha dichiarato che questo ricorso minaccia di vanificare anni di lavoro e impegno da parte delle amministrazioni comunali. «I cittadini di San Vito sono stati illusi», ha detto, «e ora si trovano a dover fare i conti con una decisione che non è loro, con una mancanza di coerenza che fa infuriare le persone».

Secondo il sindaco, i consiglieri che avevano chiesto a gran voce l’indizione del referendum ora «si sono nascosti dietro un ricorso», tradendo l’impegno preso con i cittadini. Il risultato è che, al momento, il futuro della frazione resta sospeso, in attesa della decisione finale del capo dello Stato, con il rischio che il lavoro fatto venga annullato.

Boscaro ha concluso con amarezza: «Questo è un duro colpo per la nostra comunità, e lascia un grande dispiacere vedere come un percorso democratico e il diritto dei cittadini a scegliere vengano bloccati in questo modo».

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