Presidio del PD Veneto a Venezia: "La RAI deve garantire informazione imparziale"

Martella: "Il servizio pubblico ha il dovere di informare correttamente, soprattutto in vista del referendum di giugno"

Stefano Gabbiano

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19.05.2025 - 13:00

Presidio del PD Veneto a Venezia: "La RAI deve garantire informazione imparziale"

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Questa mattina, una mobilitazione organizzata dal Partito Democratico Veneto ha avuto luogo davanti alla sede regionale della RAI, in Palazzo Labia, per denunciare il blackout informativo che ha caratterizzato la campagna referendaria in vista dell'appuntamento dell'8 e 9 giugno. L'iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del PD, tra cui il senatore Andrea Martella, segretario regionale, Monica Sambo, segretaria comunale di Venezia, Nadia Romeo, parlamentare Dem, e il consigliere regionale Jonatan Montanariello, nonché cittadini e consiglieri di municipalità. Andrea Martella, durante il presidio, ha sottolineato l'importanza del ruolo della RAI come servizio pubblico: La RAI ha il dovere di garantire un'informazione pluralista e imparziale, soprattutto in vista di un referendum che tocca i diritti fondamentali di tutti i cittadini. Non possiamo accettare che il governo stia cercando di mettere il bavaglio alla corretta informazione. I cittadini hanno il diritto di essere informati, ed è per questo che continuiamo a chiedere che tutti vadano a votare. La scelta di Venezia come luogo della manifestazione è stata significativa, poiché la città rappresenta un simbolo delle sfide sociali e del lavoro nel nostro paese. Monica Sambo, intervenendo durante la protesta, ha dichiarato: In una città come Venezia, dove i temi legati al lavoro e alla giustizia sociale sono particolarmente sentiti, il silenzio istituzionale su questo tema è inaccettabile. Il governo sta tentando di sabotare il referendum, ma noi non staremo a guardare. Il presidio si inserisce nell'ambito della mobilitazione nazionale ‘Spegniamo TeleMeloni, accendiamo la democrazia’, lanciata dal PD per denunciare la scarsa attenzione mediatica riservata ai referendum. Secondo i dati forniti dall'Agcom, la RAI ha dedicato fino ad oggi solo lo 0,62% dei suoi spazi informativi alla campagna referendaria, una percentuale ritenuta insufficiente per un paese democratico che voglia garantire a tutti i cittadini un'informazione equa e completa.

Questa mattina, una mobilitazione organizzata dal Partito Democratico Veneto ha avuto luogo davanti alla sede regionale della RAI, in Palazzo Labia, per denunciare il blackout informativo che ha caratterizzato la campagna referendaria in vista dell'appuntamento dell'8 e 9 giugno.

L'iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del PD, tra cui il senatore Andrea Martella, segretario regionale, Monica Sambo, segretaria comunale di Venezia, Nadia Romeo, parlamentare Dem, e il consigliere regionale Jonatan Montanariello, nonché cittadini e consiglieri di municipalità.

Andrea Martella, durante il presidio, ha sottolineato l'importanza del ruolo della RAI come servizio pubblico: "La RAI ha il dovere di garantire un'informazione pluralista e imparziale, soprattutto in vista di un referendum che tocca i diritti fondamentali di tutti i cittadini. Non possiamo accettare che il governo stia cercando di mettere il bavaglio alla corretta informazione. I cittadini hanno il diritto di essere informati, ed è per questo che continuiamo a chiedere che tutti vadano a votare".

La scelta di Venezia come luogo della manifestazione è stata significativa, poiché la città rappresenta un simbolo delle sfide sociali e del lavoro nel nostro paese. Monica Sambo, intervenendo durante la protesta, ha dichiarato: "In una città come Venezia, dove i temi legati al lavoro e alla giustizia sociale sono particolarmente sentiti, il silenzio istituzionale su questo tema è inaccettabile. Il governo sta tentando di sabotare il referendum, ma noi non staremo a guardare".

Il presidio si inserisce nell'ambito della mobilitazione nazionale ‘Spegniamo TeleMeloni, accendiamo la democrazia’, lanciata dal PD per denunciare la scarsa attenzione mediatica riservata ai referendum. Secondo i dati forniti dall'Agcom, la RAI ha dedicato fino ad oggi solo lo 0,62% dei suoi spazi informativi alla campagna referendaria, una percentuale ritenuta insufficiente per un paese democratico che voglia garantire a tutti i cittadini un'informazione equa e completa.