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Focus Povertà. Camposampierese Est 3/4

Nel Comune di Camposampiero famiglie e servizi al centro del bilancio 2025

Priorità ai servizi sociali. L'impegno dell'amministrazione tra sostegno a famiglie, minori e anziani

Assessore Scantamburlo

Assessore Scantamburlo

Con l’approvazione del bilancio 2025-2027 avvenuta durante l’ultimo Consiglio Comunale di fine anno, l’amministrazione conferma il proprio impegno sul fronte dei servizi sociali.

“Sono tante le risorse destinate a sostegno dei bisogni delle famiglie e della persona – sottolinea l’assessore al sociale Roberta Scantamburlo – e vanno dal supporto al nido e alla scuola dell’infanzia, aiuti alle famiglie e servizi gestiti dalla Ulss. Un variegato campo di interventi che si rivela sempre più necessario di attenzioni e risorse. Oggi la voce di Bilancio del sociale, sommata al sostegno ai servizi scolastici e alle società sportive, ammonta per il nostro comune a quasi 1 milione e mezzo di euro”.

“Una delle aree di intervento dove vengono maggiormente richiesti aiuti è quella che riguardano le famiglie”. Sottolinea  l’assessore Scantamburlo.

Sempre più nuclei famigliari si trovano in situazioni di precarietà finanziaria dovute a redditi insufficienti causa ai nuclei famigliari monoreddito, l’aumento del costo della vita o alla difficoltà di trovare un’occupazione stabile. Si registra quindi un aumento della richiesta di aiuti economici presso i servizi sociali comunali e il C.d.A della Caritas.

Un’altra area di maggiore frequenza è l’area dove sono presenti dei minori.

“Molti genitori si trovano a non avere gli strumenti adeguati a sostenere i propri figli nel percorso educativo e di crescita e, nei casi più gravi ciò può comportare anche la collocazione del minore fuori dal nucleo familiare, attraverso l’inserimento in strutture o in affido presso altre famiglie. Molto preoccupante è anche l’aumento del fenomeno della dispersione scolastica ovvero l’allontanamento dal percorso scolastico che se in passato si verificava soprattutto nei primi anni di scuola secondaria di secondo grado e colpiva soprattutto ragazzi stranieri, ora il fenomeno si verifica anche tra i ragazzi italiani che frequentano la scuola secondaria di primo grado”.

La terza area di maggiore intervento è l’area degli anziani.

“Molti anziani hanno una pensione che non permette loro di arrivare a fine mese, si trovano in situazioni di fragilità cronica, isolati e non sono sostenuti da una rete famigliare che li possa aiutare ad affrontare la quotidianità e le problematiche legate alla salute. Si rivolgono quindi ai servizi sociali, alla Caritas, alle associazioni di volontariato per avere aiuti economici e di sostegno sociale”. Conclude Roberta Scantamburlo

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