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Ulss 5 Polesana: "Per noi una priorità non abbandonare il cittadino in difficoltà"

Ulss 5 Polesana: "Per noi una priorità non abbandonare il cittadino in difficoltà"

Medical personnel wearing a PPE, performing PCR with a swab in their hand, on a patient inside his car to detect if he is infected with COVID-19

Il Veneto regolamenta il tracciamento, dal Polesine corsa ai tamponi per ottenere il green pass: “L’azienda Ulss 5 si vuole dimostrare vicina ai cittadini nel corso di questa campagna vaccinale"

Tamponi a pagamento Tamponi a pagamento
La regione del Veneto, con la delibera approvata il 9 agosto, si è mobilitata per regolare l’azione di tracciamento e screening dei nuovi casi di Covid-19 in seguito alle nuove ordinanze nazionali in merito al green pass, che hanno prodotto come conseguenza una corsa ai tamponi senza precedenti. In Polesine si è assistito, nelle giornate di sabato e domenica, in seguito all’entrata in vigore delle normative riguardanti il green pass, ad un vero e proprio sovraffollamento dei centri per i test covid-19. Con la delibera del 9 agosto, il consiglio regionale del Veneto, ha rivisto i costi per l’effettuazione dei tamponi a carico dei cittadini richiedenti.

Tamponi in Veneto: chi effettuerà il test a pagamento

Più nello specifico l’utente, al di fuori di casi di stretta necessità, per effettuare un test antigenico rapido dovrà pagare 8 euro, se con età compresa tra i 12 e i 17 anni, 15 euro per i cittadini di età maggiore o uguale ai 18 anni e 22 euro per coloro i quali non sono assistiti dal servizio sanitario nazionale. Naturalmente tali oneri non vanno ad intaccare i cittadini di età inferiore ai 12 anni, dunque esclusi per età dalla campagna vaccinale, e coloro i quali sono esenti dalla campagna vaccinale sulla base di una certificazione medica rilasciata dalla azienda Ulss territorialmente competente. Naturalmente tale delibera serve anche per incentivare i cittadini alla vaccinazione, infatti la campagna vaccinale, nonostante in Veneto stia procedendo a pieno regime, continua ad avere difficoltà ad attecchire fra i giovani, le fasce di età attualmente a maggior rischio di contagio. L’azienda sanitaria locale polesana comunica inoltre un aumento nella prenotazione dei vaccini, sono infatti 2300 circa le nuove prenotazioni per i primi giorni di settembre (tra il 3 e il 9 del mese).

Il messaggio dell'Ulss 5 Polesana

“L’azienda Ulss 5 si vuole dimostrare vicina ai cittadini nel corso di questa campagna vaccinale, fino ad ora più che positiva per il nostro territorio. Nell’ultimo periodo ci siamo ritrovati di fronte a vari casi particolari di vaccinazione, come ad esempio persone vaccinate all’estero, oppure che hanno ricevuto le due dosi in luoghi differenti, ebbene in casi del genere si possono presentare problematiche nel rilascio del green pass, naturalmente in queste occasioni invitiamo i cittadini a contattarci tramite il nostro numero verde. È per noi una priorità quella di non abbandonare il cittadino in difficoltà”. Queste le parole rilasciate dai dirigenti di Ulss 5 polesana riguardo le problematiche sorte sul rilascio del green pass in alcuni casi particolari (come quelli citati prima). Certamente sono da sottolineare i dati incoraggianti emersi dall’ultimo bollettino per l’emergenza covid-19: ad oggi il 69,1% dei polesani ha ricevuto almeno una dose di vaccino, si prevede inoltre che all’8 di settembre ad aver assunto almeno una dose di vaccino sarà ben il 73,8% della popolazione. Rimangono poche, più nello specifico 12, le ospedalizzazioni per Covid nella provincia di Rovigo. Davide Farinattib
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