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Rovigo, riprendono gli scavi archeologici a Frattesina

A luglio riprendono gli scavi archeologici a Frattesina (Rovigo), centro abitato della tarda età del bronzo

In questo periodo il capoluogo polesano sta vivendo un’intensissima stagione culturale: dalle prestigiose mostre di palazzo Roverella, fino ai numerosi concerti di “Voci dal basso” e “Deltablues”. Un ricchissimo palinsesto di attività ed eventi che si stanno svolgendo e che si svolgeranno nella nostra città; ma la cultura è anche altro, è ricerca per esempio, e questo lo sanno bene la fondazione Cariparo e i membri del gruppo CPSSAE di Rovigo, oltre che un gran numero di altri enti e associazioni del territorio, che hanno reso possibile la realizzazione di importanti scavi archeologici in varie località della provincia: Fratta Polesine, Villamarzana e Grignano Polesine.

Frattesina, nell'età del bronzo, era un noto centro di produzione artigianale

Di particolare interesse sono gli scavi della località di Frattesina, centro abitato della tarda età del bronzo, che ha permesso di riportare alla luce un’incredibile quantità e varietà di oggetti provenienti dal più lontano passato della nostra provincia. “Frattesina è un sito di importanza unica - dice Paolo Bellintani, presidente del CPSSAE - posto al centro di intensi scambi di varia natura, che intercorrevano tra l’Europa centro-settentrionale e l’area mediterranea nella tarda età del bronzo. Un abitato estremamente produttivo, in grado di esportare una grande quantità di merci realizzate dagli abilissimi artigiani dell’area. Questa incredibile manodopera lavorava le materie prime più disparate: dalle locali sabbie del Po (infatti all’epoca un ramo del Po, ormai scomparso, scorreva proprio nei pressi dell’odierna Fratta Polesine) per la produzione del vetro, fino alle esotiche uova di struzzo”.

L'utilizzo del magnetometro ha permesso di fare importanti scoperte

Il sito è stato luogo di numerosi scavi, incominciati già dagli anni Sessanta, eppure è in grado ancora oggi di riservarci importanti sorprese: “Solo recentemente - prosegue Bellintani - siamo riusciti ad avere una migliore visione dell’aspetto che doveva possedere questo importante abitato protostorico, ciò è stato possibile grazie ad approfondite indagini con l’utilizzo di un magnetometro, le quali sono riuscite ad evidenziare la presenza di canali, che dividevano il villaggio in isolati. Tali indagini sono anche riuscite ad evidenziare i basamenti di alcune abitazioni e botteghe di artigiani, un risultato di enorme importanza che speriamo di poter replicare anche con le prossime indagini presso Campestrin (località di Grignano Polesine, dove, con scavi di superficie, sono emerse grandi quantità di schegge residue della lavorazione dell’ambra)”.

Arrivano gli open day per famiglie e appassionati di archeologia

Questo mese di luglio gli scavi presso Frattesina riprenderanno: “L’obiettivo che speriamo di raggiungere con gli studiosi dell’università la Sapienza di Roma quest’anno - conclude il presidente del CPSSAE - è il completamento delle indagini con il magnetometro e l’avvio di scavi mirati in varie zone del sito”. Un’altra novità degli scavi sarà la dimensione divulgativa dell’evento; infatti, grazie ad open day per famiglie ed appassionati e incontri con varie animazioni estive del territorio, il CPSSAE e le altre istituzioni impegnate nella realizzazione della campagna di scavo cercheranno di rendere partecipi tutti i cittadini di questa importante ricerca archeologica. Davide Farinatti
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