Una chiamata alla centrale operativa della polizia provinciale di Rovigo ha sventato l’ennesimo episodio di caccia in zona di divieto
Sabato scorso una chiamata alla centrale operativa della Polizia Provinciale di Rovigo ha sventato l’ennesimo episodio di bracconaggio venatorio in Polesine. Un automobilista di passaggio nella strada che attraversa le campagne confinanti tra i territori comunali di Pontecchio Polesine e Guarda Veneta ha notato la presenza di un cacciatore all’interno di una zona vietata, nonostante la regolare presenza delle tabelle indicanti il divieto di caccia, ed ha immediatamente telefonato al numero verde della Polizia Provinciale. Il tempestivo intervento della pattuglia in servizio ha evitato l’abbattimento di una lepre, già nel mirino del cacciatore interrotto nella fase di sparo dall’arrivo sul posto degli agenti. L’intervento ha probabilmente scongiurato una strage di animali selvatici, dato che le zone di ripopolamento e cattura - luoghi di tutela della fauna selvatica alla pari di parchi, riserve naturali e oasi di protezione, territori in cui vige di divieto assoluto di caccia, oltre che di disturbo degli animali - rappresentano aree destinate alla riproduzione e alla sosta della fauna selvatica, in particolare di lepri e fagiani, facili prede in caso di incursioni venatorie. Dopo il sequestro del fucile e delle munizioni in possesso del cacciatore, lo stesso è stato segnalanto alla Procura della Repubblica.
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