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Spaccio, resistenza e porto abusivo d'armi: arrestati due giovani marocchini

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In giro per Badia Polesine con droga, pistola giocattolo e grosso coltello da macellaio: arrestati due giovani di origine marocchina per spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza e porto abusivo di armi

L'intervento l'altra notte di giovedì 7 dicembre da parte dei Carabinieri del Nucleo investigativo di Rovigo e con il supporto della Compagnia del capoluogo polesano. Più pattuglie sono intervenute dopo aver ricevuto diverse segnalazioni in una zona centrale di Badia Polesine. Due giovani, uno di 20 e uno di 29 anni entrambi di origine marocchina con il favore della notte si aggiravano nella zona con una pistola, risultata poi essere un giocattolo a cui era stato tolto il tappo rosso, e un grosso coltello da macellaio. E inoltre droga e denaro contante. Tanta la paura dei cittadini che hanno chiamato le forze dell'ordine che hanno beccato i due malintenzionati dopo averli cercati per diverso tempo. A Badia Polesine sono giunte diverse pattuglie dei carabinieri. Una volta rintracciati, i militari hanno bloccato e perquisito i due che alla vista delle forze dell'ordine avevano provato a fuggire e una volta fermati hanno anche opposto resistenza. Addosso  oltre alla pistola giocattolo e un coltello con lama grossa, i carabinieri hanno trovato al 20enne una ventina di grammi di cocaina, un panetto di hashish del peso di circa cento grammi e poi ben 9 mila euro in contanti, mentre l’amico ventinovenne veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico. I carabinieri sono poi passati alla perquisizione a casa dei due amici, coinquilini, in centro a Badia Polesine dove hanno trovato un chilogrammo di hashish e  altro denaro, ben 20mila euro. Per i due  marocchini sono quindi scattate le manette.  L’ipotesi accusatoria  è di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti oltre alla denuncia per resistenza e porto abusivo di armi. La Procura di Rovigo ha convalidato l'arresto, e  i due ventenni sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza del comando Provinciale di Rovigo. Nel pomeriggio di ieri 7 dicembre con rito direttissimo il giudice ha convalidato gli arresti: il ventenne è finito in carcere, mentre il ventinovenne agli arresti domiciliari.  
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