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Riserva Po Grande MAB UNESCO

Polesine: presente e futuro della Riserva Po Grande MAB UNESCO

Oltre al Delta, coinvolti altri otto comuni Polesani

Polesine: presente e futuro della Riserva Po Grande MAB UNESCO

Presentato a Parma il dossier di candidatura per l’estensione della Riserva della Biosfera: coinvolti 19 nuovi Comuni, otto dei quali in provincia di Rovigo. Focus su progetti, giovani e appuntamenti internazionali del 2026.

La 17ª Assemblea plenaria della Riserva MAB UNESCO Po Grande ha tracciato un bilancio delle attività e dei progetti in corso di svolgimento, guardando già al 2026 con la presentazione e l’illustrazione del dossier di candidatura che Po Grande ha consegnato all’UNESCO per l’allargamento della Riserva della Biosfera. Un passaggio strategico che coinvolge 19 nuovi Comuni tra Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

Amministratori locali, rappresentanti delle istituzioni, realtà associative e portatori d’interesse si sono ritrovati presso il Centro Congressi Sant’Elisabetta dell’Università di Parma per fare il punto sulle attività coordinate da Po Grande e delineare il futuro della Riserva MAB UNESCO: una rete che oggi comprende 83 Comuni, distribuiti in tre Regioni – Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto – lungo oltre 250 chilometri dell’asta fluviale del Po, per un’area complessiva di più di 3.800 chilometri quadrati.

Nel corso dell’assemblea è stato ufficialmente presentato e illustrato il dossier di candidatura per l’allargamento della Riserva della Biosfera, già approvato a livello nazionale e ora al vaglio degli uffici UNESCO di Parigi. Per quanto riguarda il polesine, oltre ai comuni del Delta, l’estensione coinvolge i Comuni di Canaro, Crespino, Gaiba, Guarda Veneta, Occhiobello, Polesella, Stienta e Villanova Marchesana, rafforzando il ruolo del Polesine all’interno della governance del Grande Fiume.

«La Riserva MAB UNESCO Po Grande continua a crescere e a rafforzarsi sempre più, dando voce e attenzione ai territori del Grande Fiume», ha sottolineato Andrea Colombo, Segretario generale facente funzione dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, Segreteria tecnica di Po Grande MAB UNESCO.

L’assemblea di Parma è stata anche l’occasione per fare il punto sui progetti avviati e in corso sul territorio, nonché per discutere e definire obiettivi comuni e priorità condivise per il prossimo futuro. Tra i focus illustrati dalla Segreteria tecnica di Po Grande, in sinergia con enti e realtà istituzionali locali e distrettuali, figurano il Portolano del Po, l’app di navigazione nata dalla collaborazione tra l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo) e l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (ADBPO). Uno strumento pensato per chi desidera scoprire il Grande Fiume via acqua, osservando il paesaggio fluviale da una prospettiva diversa e immergendosi nella lentezza e nei colori del Po.

Ampio spazio è stato dedicato al progetto UP – Università dei Piccoli, pensato per avvicinare i ragazzi al mondo universitario. Quest’ultimo progetto coinvolgerà complessivamente circa mille studenti, centosettanta insegnanti e quattordici scuole distribuite in dieci Comuni, tra cui l’Istituto Comprensivo di Fiesso Umbertiano e Stienta. Il focus sarà sulle scuole primarie e secondarie di primo grado, con un primo percorso pilota di cinque incontri previsto all’inizio del 2026 sul tema “acqua, terra e futuro”, pienamente coerente con la programmazione MAB e replicabile anche in altri territori.

Il quadro di riferimento dell’assemblea ha richiamato inoltre gli esiti del 5° Congresso Mondiale delle Riserve della Biosfera UNESCO, con un approfondimento sui nuovi indirizzi strategici e sulle linee guida tracciate dal recente Piano Strategico approvato durante l’ultimo meeting di Hangzhou, in Cina, che orienterà l’azione delle Riserve MAB nel prossimo decennio.

Particolare attenzione è stata riservata infine ai grandi appuntamenti del 2026: il MAB Youth Forum, evento mondiale che si terrà tra il Delta del Po e i Colli Euganei nel mese di maggio, ed EuroMAB, in programma in Canada in autunno. Due eventi che confermano il ruolo centrale del Delta del Po e del Polesine nel panorama internazionale delle Riserve della Biosfera UNESCO.

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