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Emergenza Idrogeologica. Treviso ovest 2/4
27.05.2025 - 10:54
La pianura veneta sta cambiando rapidamente, surriscaldandosi e diventando teatro di eventi meteo estremi. Le estati si fanno più aride, le piogge intense e violente. Secondo gli esperti di Ca' Foscari, le temperature medie sono cresciute di 0,6°C a decennio dal '93 al 2022, superando la media globale.
Ondate di calore prolungate (>30°C) colpiscono soprattutto il sud-ovest. Le precipitazioni sono sempre più variabili: estati secche, inverni leggermente più piovosi. Le piogge estive, brevi ma intense, a volte con grandine. In montagna piove di più in autunno, in pianura meno frequentemente ma più intensamente, complicando la gestione del rischio idraulico.
L'innalzamento del mare minaccia coste e laguna veneta, aumentando il rischio inondazioni. Nel Consorzio Acque Risorgive, la media annua è 13,7°C (3,9°C in inverno, 23,1°C in estate), con 756 mm di pioggia media annua. Pochi dati meteo disponibili evidenziano l'urgenza di un monitoraggio capillare per gestire le risorse idriche.
Le proiezioni future sono allarmanti. Nello scenario peggiore (alte emissioni), la temperatura media in Veneto potrebbe salire di 5°C entro fine secolo (fino a +6°C in montagna). Anche nello scenario migliore (+1/+1,5°C entro il 2050), le estati saranno torride, con più giorni di caldo estremo. In inverno si prevede più pioggia in montagna (+25%), ma estati ancora più secche in pianura (-30%), con periodi di siccità alternati a piogge estreme concentrate nei mesi freddi.
Nel comprensorio del Consorzio, si stima un aumento di 1-2°C entro il 2050. Prevista meno pioggia estiva e più umidità nel resto dell'anno. L'innalzamento del mare (+16 cm entro metà secolo) e l'aumento della temperatura superficiale marina (+2°C) aggraveranno erosione e inondazioni, soprattutto nelle aree costiere e lagunari fragili. (s.b.)
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