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Emergenza idrogeologica. Terme 3/4

Montegrotto: l’acqua è una minaccia concreta

La fragilità del territorio sampietrino è confermata dai numeri dell’Ispra

Il rischio alluvioni a Montegrotto e Abano

Il rischio alluvioni a Montegrotto e Abano

Oltre l’82% dei residenti potrebbe subire gli effetti di un’alluvione, oltre 1.600 le imprese in aree ad alto rischio. A Turri intanto al via il cantiere dopo i disastri dello scorso anno

Per due volte, nella prima metà del 2024, Montegrotto è finita sott’acqua, con danni ingenti, per oltre venti milioni di euro, e un senso di impotenza crescente fra la popolazione. La fragilità del territorio è confermata dai numeri, dagli indicatori di rischio alluvione elaborati dall’Ispra nel rapporto sul dissesto idrogeologico, oltretutto un paio d’anni prima della doppia emergenza che ha investito la cittadina. A Montegrotto oltre 9 mila abitanti vivono in aree a forte rischio idraulico, oltre l’82% del totale, al pari di Abano. 

Questa preoccupante fotografia è stata confermata dai eventi drammatici dell’anno scorso quando le piogge intense hanno messo in crisi il sistema di scolo. Nella frazione di Turri l’acqua ha provocato dissesti anche su strade e marciapiedi. Qualche settimana ha aperto il cantiere di rifacimento del percorso pedonale e della sede stradale. Questo intervento è l’ultima fase di un’azione ampia e articolata, che il Comune, spiegano dal municipio, ha portato avanti nei mesi scorsi per migliorare la sicurezza idraulica del paese e risolvere una serie di criticità legate alla rete di raccolta delle acque piovane. “La situazione che ci siamo trovati ad affrontare - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Duilio Fasolato - era complessa e delicata. Prima di poter intervenire con i ripristini stradali, è stato fondamentale conoscere nel dettaglio lo stato delle condotte sotterranee, molte delle quali risultavano in condizioni critiche e completamente ostruite da detriti, terra e materiale non compatibile con un normale funzionamento”.

“Non si tratta di un semplice rifacimento stradale, - aggiunge il sindaco Riccardo Mortandello - ma di un intervento che mette in sicurezza un’intera area”. La prima urgenza è stata mettere in sicurezza i percorsi pedonali di via Catajo, in particolare ripristinando due tombotti che risultavano gravemente compromessi. Nel frattempo si procederà alla pulizia approfondita delle condotte sotterranee di raccolta delle acque meteoriche, nel tratto compreso tra via XXV Aprile e lo scarico su canale Rialto. È inoltre previsto l’intervento di pulizia e rimodellamento dell’alveo del fossato in corrispondenza dello scarico delle condotte nello scolo consorziale Rialto, per migliorare il deflusso delle acque.

Terminata la pulizia, i dati raccolti durante le videoispezioni sono stati inseriti nel portale Catasto del Sottosuolo, creando una mappa aggiornata e precisa della rete di drenaggio cittadina e individuando i punti maggiormente danneggiati. Infine stanno partendo i lavori curati dai Servizi Forestali Regionali lungo via Scagliole. Verrà tagliata la vegetazione che ostacola il regolare deflusso delle acque, e anche l’alveo sarà risezionato per migliorare la capacità di smaltimento delle acque. 

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