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Emergenza idrogeologica. Bassa Padovana 2/3

Ca’ Oddo e San Bortolo più sicure con la sistemazione di tre canali

Nuovi interventi idraulici migliorano la sicurezza a Monselice: il Consorzio Adige Euganeo punta a mitigare il rischio allagamenti con progetti da oltre 5 milioni di euro.

La chiusa sullo scolo Rovega

La chiusa sullo scolo Rovega

Porterà benefici per la sicurezza idraulica anche a Monselice e in particolare nell’area produttiva di Ca’ Oddo e San Bortolo l’intervento di sistemazione di tre canali di scolo messo a punto dal Consorzio di Bonifica Adige Euganeo. Si tratta della fossa Monselesana, scolo Rovega e canale Legnosa, tutti in territorio di Tribano, ma la cui importanza trascende i confini comunali e coinvolge anche la vicina Monselice. Fossa Monselesana e Scolo Rovega versano in condizioni precarie a causa di interramenti e franamenti delle sponde che limitano la portata dei corsi d’acqua, aumentando così il rischio di allagamenti in una vasta area. Il canale Legnosa invece è ancora come è stato progettato cento anni fa, all’epoca della prima bonifica, e ormai è insufficiente per sopportare gli attuali regimi di piena imposti da cambiamenti climatici.

Il Comune di Tribano ha ottenuto perciò un finanziamento da 480 mila euro per la progettazione definitiva dei lavori, assegnati al Consorzio Adige Euganeo, che nei giorni scorsi ha completato e consegnato i tre progetti di fattibilità. Per lo scolo Legnosa è previsto un intervento di risezionamento del canale per un'estensione di circa 3 chilometri, insieme alla realizzazione di nuovi ponticelli campestri e stradali e alla sistemazione delle sponde, per un investimento stimato in 4 milioni e 250 mila euro. Per quanto riguarda lo scolo Rovega e la Fossa Monselesana, sono previsti interventi di espurgo e rinforzo delle sponde, con un importo stimato di 800 mila euro per ciascun corso d'acqua.

Il presidente del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, Fabrizio Bertin, auspica una rapida approvazione dei progetti. “Una celere approvazione permetterebbe di avviare speditamente gli approfondimenti di tipo ambientale e archeologico, nonché l'iter di osservazioni da parte delle varie conferenze territoriali, al fine di definire in tempi brevi anche la progettualità esecutiva. L'obiettivo primario è quello di rendere cantierabili queste opere di fondamentale importanza per la sicurezza del territorio nel più breve tempo possibile”.

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