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Emergenza idrogeologica. Padova Sud 3/3

Gestione del rischio idraulico: la comunità di Casalserugo diventa parte attiva

L’Autorità di Bacino Alpi Orientali ha implementato l’”Osservatorio dei Cittadini sulle piene”

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Il Bacchiglione in piena

A distanza di quasi 15 anni dall’alluvione del 2010, il modo di affrontare il rischio idraulico è profondamente cambiato. “Sono cambiati i mezzi e gli strumenti per intervenire e prevenire certi incidenti - spiega Matteo Cecchinato, sindaco di Casalserugo - A differenza di quindici anni fa, la Protezione Civile ha reso la sua attività ancora più specializzata e formata, e oggi non ci si affida più solo a collegamenti radio o telefonici, ma a una vera e propria tecnologia che crea una rete interconnessa tra la Centrale operativa, i volontari della Protezione Civile e i cittadini. Ora la comunità diventa parte attiva fin dalla fase di formazione, dove il cittadino viene preparato sui mezzi attuali e su come affrontare le emergenze, fino alla gestione dell’emergenza stessa in caso di allagamenti dovuti a fenomeni meteorologici sempre più frequenti”.

“Per fronteggiare il rischio residuo e formulare al meglio strategie mirate alla costruzione di un territorio resiliente l’Autorità di Bacino Alpi Orientali ha implementato l’”Osservatorio dei Cittadini sulle piene”, una misura che evidenzia l’importanza della partecipazione della Comunità anche attraverso l’impiego di nuovi strumenti tecnologici come COapp, l’applicazione che permette ai cittadini di Casalserugo di inviare informazioni ma anche di ricevere quelle fornite dall’Amministrazione in caso di pericolo di alluvione” – aggiunge il segretario generale dell’Autorità di Bacino, Marina Colaizzi. Il Comune di Casalserugo ha inoltre realizzato importanti opere di mitigazione del rischio idraulico, tra cui la creazione di nuovi fossati, l’installazione di pompe di sollevamento nelle zone più critiche e la realizzazione di vasche interrate nelle aree più urbanizzate, a tutela degli edifici scolastici e pubblici.

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