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Emergenza idrogeologica. Riviere del Brenta 4/4

Il Comitato Brenta Sicuro: “Per mettere in sicurezza l’area dalle alluvioni, va completata l’Idrovia”

Rischio idraulico e disastri ambientali: l'urgenza di un'azione consapevole per la sicurezza del territorio veneto

Il Comitato Brenta Sicuro: “Per mettere in sicurezza l’area dalle alluvioni, va completata l’Idrovia”

Il tema del “rischio idraulico” nel dibattito pubblico e nelle attenzioni dei cittadini soffre di sindrome da pericolo: viene affrontato in modo serio e costruttivo solo nei momenti di alta criticità o per meglio dire solo il giorno successivo al disastro ambientale che incombe nei nostri territori”. A dirlo è Marino Zamboni, presidente dell’associazione Brenta Sicuro, che lancia l’allarme sulla questione della tutela dei fiumi.

Invasi per trattenere l’acqua e gestire le emergenze

Una importante opera idraulica di mitigazione è da poco realizzata ad Arino, in sinergia con un privato: coinvolge oltre 130.000 mila metri quadrati di terreno

Neppure la catastrofe accaduta in più riprese in Emilia Romagna nel 2023, che ha provocato 17 vittime e 10 miliardi di danni - dice - è servita a scuotere le coscienze venete. I bacini di laminazione fin qui realizzati, hanno permesso di superare alcune situazioni critiche dei mesi scorsi”. Ma non basta per Zamboni. ”La complessità della situazione idraulica - dice - non permette di “cantare vittoria”.

A sud di Padova, dopo il nodo idraulico che regola l’afflusso delle acque dei due maggiori fiumi, Brenta e Bacchiglione, la situazione fra le provincie di Padova e Venezia si complica: la portata dei due fiumi risulta ancora oggi notevolmente inferiore a sud rispetto a nord di Padova con pratica conseguenza sui territori della Riviera del Brenta, e della Saccisica. Qui il surplus di portata è di circa 500 metri cubi al secondo che, per forza di cose escono dagli argini”. Da qui delle richieste precise.

E’ necessaria una nuova opera - conclude Zamboni - l’idrovia Padova-Venezia- mare che può elevare la sicurezza del territorio a sud di Padova e potrebbe apportare benefici anche alla, oggi ridotta, portata del Novissimo; quindi anche Saccisica e Riviera del Brenta, un’opera che avrebbe una portata di circa 400 metri cubi al secondo. La voce dei cittadini è indispensabile per regolare le scelte dei rappresentanti politici”. (a.a.)


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