Arriva il nuovo Piano di Assetto del Territorio (PAT). E’ stato presentato in consiglio comunale a Mira nelle scorse settimane.
Dopo anni di attesa è stato presentato nelle scorse settimane in Municipio a Mira il Pat dal sindaco uscente. Si tratta per l’amministrazione di un “Pat rinnovato per la Mira del futuro”. L’amministrazione ha presentato il piano di assetto del territorio, di fatto pronto per essere ri-adottato.
Il comune: "uno sviluppo consapevole fatto di riorganizzazione"
“Si tratta – spiega il Comune- di uno strumento necessario per lo sviluppo di Mira e che proietta la città nella modernità. E’ come passare da un’auto euro zero ad una Tesla di Elon Musk. Qualità della vita, rispetto dell’ambiente, efficienza energetica e crescita sostenibile. In quest’ottica la relazione del piano illustrata ha messo al centro: uno sviluppo consapevole, fatto di riorganizzazione, recupero e rigenerazione degli spazi urbani e verdi, sempre nell’ottica di favorire le migliori tecnologie ambientali, con nuovi servizi per l’ambiente e per chi in questa nostra città vive, lavora e produce”. L’amministrazione ha aggiornato lo strumento urbanistico, che risale ormai a 30 anni fa, adeguandolo alle recenti normative introdotte in ambito regionale, e ha aperto alla partecipazione raccogliendo 120 manifestazioni d'interesse e analizzandone la valenza territoriale e urbanistica. “Abbiamo – sottolinea il Comune – la visione di una città votata a far emergere tutte le sue potenzialità e eccellenze grazie alla costellazione di piazze e centri che caratterizzano Mira. Ma anche la valorizzazione del contesto Unesco, con la villa palladiana, il Naviglio e sant'Ilario, e del nostro borgo lagunare/naturale, che da Fusina arriva a Giare, senza dimenticare la funzione unica del Naviglio e dell’essere di fatto terminal veneziano, come porta d’accesso a Venezia e alla sua laguna, dal Porto San Leonardo e alle casse di colmata, intersecando l’ambito del Porto di Venezia che si estende anche nel territorio del Comune di Mira.Puntiamo molto sul turismo lento e sostenibile, con una fitta rete di percorsi ciclabili e ciclo turistici, ed itinerari (cammino di Sant’Antonio da Pd a Ve) per i pellegrini che percorrono il territorio di Mira, ma anche alla valorizzazione del grande patrimonio di acque e di fiumi navigabili, che sono un valore ambientale ed esperienziale unico nel suo genere e che si prestano ad una riscoperta del paesaggio lagunare; senza dimenticare i nostri centri urbani, che vorremmo sempre più a misura di famiglie e visitatori, con una mobilità moderna e con ridotte velocità di attraversamento”. Il nuovo Pat assicura l’amministrazione uscente, introduce poi un tema assai significativo, quello dei servizi eco sistemici, in linea con quanto disciplinato dall’agenda ambientale 2030. Il consolidato urbano è rimasto quello stabilito dalla normativa, quindi senza nuovo consumo di suolo. La crescita stimata è di circa il 10% di nuove famiglie nei prossimi 10 anni, “proprio per evitare previsioni inattuali e inattuabili”.
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