Il consiglio comunale di Stra, come già fatto da quello di Dolo e poi da altri comuni rivieraschi, ha approvato un ordine del giorno che chiede la sospensione dell’atto aziendale dell’Ulss 13. Nel testo della delibera vengono spiegate le premesse del documento. La prima riguarda le schede sanitarie regionali e il progetto “Azienda Zero”. “Premesso che le schede sanitarie regionali – spiegano dal Comune – prevedono il mantenimento di due ospedali nell’Ulss 13, ognuno di essi con diverse competenze: Dolo ad indirizzo medico e Mirano ad indirizzo chirurgico. In considerazione del nuovo assetto territoriale delle Ulss, a seguito dell’approvazione della nuova legge regionale, la riorganizzazione avviata da tempo con i provvedimenti dell’atto aziendale predisposti dal direttore generale, oggi non è più attuale e attuabile”. Si affronta poi il tema dell’ospedale di Dolo. “Premesso che l’Ortopedia di Dolo è prossima al trasferimento a Mirano, – proseguono – e che la Chirurgia di Dolo sarà ridotta a rango di Unità Semplice Dipartimentale, con attività solo nei giorni feriali, e per giunta, priva della guida apicale di un primario. Che a gennaio 2016 verrà meno anche l’apicalità di Radiologia e l’ospedale di Dolo, se non sarà assunto nuovo personale medico e tecnico, sarà privato del servizio di Risonanza Magnetica, strumento oggi insostituibile per una Radiologia moderna e indispensabile per tutti i reparti del presidio dolese. Che l’ospedale di Dolo è stato già privato negli anni scorsi della specialità medica di Neurologia ma anche dell’Otorino”. Infine si parla dei posti di lavoro del personale dell’ospedale di Dolo. “Che l’atto aziendale costringerebbe circa 200 dipendenti amministrativi a spostare a Noale il proprio posto di lavoro”. Il consiglio comunale, tenendo conto delle premesse, del servizio che l’ospedale di Dolo offre alla comunità e della sua posizione strategica tra Mestre e Padova, chiede: “La sospensione dell’atto aziendale – riporta la delibera – allo scopo di evitare scelte irreversibili sulla collocazione delle unità sanitarie complesse e, quindi, al fine, di richiedere una rivisitazione delle schede sanitarie regionali. Il mantenimento a Dolo dell’Ortopedia, della Chirurgia nella pienezza delle sue funzioni e la dotazione di tecnologia adeguata nella Radiologia”. E poi: “l’esecuzione urgente dei lavori per il Pronto Soccorso e per le sale operatorie e che il rilevante patrimonio immobiliare del nosocomio dolese, tenuto conto della situazione attiva di bilancio dell’Ulss 13 venga impegnato nella organizzazione di servizi sanitari e sociali”. Giacomo Piran
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