Era la prima sospettata per aver falsificato il testamento di un 70enne di Mira, che alla morte lasciò alla sua badante l'appartamento in cui viveva. Ma non c'erano prove a supporto dell'accusa, e dunque la donna è stata assolta. La vicenda, riportata dal Gazzettino, riguarda una badante di 54 anni, originaria della Moldavia, che sarebbe stata accusata di falso in scrittura privata. La perizia grafologica ha però dato ragione alla badante: a scrivere il testamento in suo favore sarebbe stato qualcun altro. I familiari dell'anziano si erano costituiti parte civile contro la donna, chiedendo la condanna al risarcimento dei danni, ma, vista l'assoluzione, non riceveranno alcun rimborso. Sebbene non si conosca l'autore del testamento, redatto nel 2010, resta il fatto che sia falso e quindi nullo. Ma c'è dell'altro: pare che non si tratti dell'unico lascito, nel frattempo sarebbe saltato fuori un altro documento, anch'esso falso. La badante sarebbe stata indicata come unico erede dell'abitazione in cui risiedeva l'anziano, diritto che la donna sta difendendo in sede legale perché a suo dire le sarebbe stato lasciato in segno di riconoscenza per l’assistenza prestata. L’unità nel frattempo è sotto sequestro, da anni i familiari non possono usufruirne.
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