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21.04.2016 - 06:00
Il tornado è passato lo scorso 8 luglio, devastando i comuni di Dolo, Mira Pianiga, ma sul terreno purtroppo resta ancora sparso amianto a tonnellate. Il passaggio del tornado in Riviera fu calcolato dallo Spsal dell’Ulss 13 e dai Comuni, provocò lo spargimento di 160 tonnellate di eternit su una zona di una ventina di chilometri quadrati, fra strade aree private e campi. Per bonificare completamente l’area ci vorranno anni. Si stima da parte di Veritas che la quantità dispersa in aree agricole e aree private sia 4 volte tanto quella raccolta nelle aree pubbliche. A denunciare il problema ultimamente sono stati i residenti della località di Ca’ Tron, proprio dietro gli istituti scolastici, dove si trova il professionale “Cesare Musatti”, il tecnico commerciale “Maria Lazzari” e il liceo scientifico “Galileo Galilei”. Un’area frequentata ogni giorno da centinaia di ragazzi. Queste aree che non sono state completamente bonificate, ora sono state arate dai contadini e quindi l’eternit che si è staccato dai tetti si è completamente sbriciolato per il passaggio dei trattori. La conseguenza è che l’amianto ora quasi polverizzato rischia di finire sulle falde acquifere e disperso nell’aria. Un’altra situazione che sempre nelle ultime settimane è stata denunciata, è quella dell’ex capannone della “Baldan costruzioni serramenti in alluminio”, che si trova ad Arino in via delle Industrie. La copertura era di eternit e il tornado l’ha sparsa dappertutto su due chilometri quadrati. I residenti sono pronti ad inviare un esposto alla Procura della Repubblica. La ex Baldan costruzioni è fallita nel 1997 e da allora la ex proprietà è gestita da un curatore fallimentare. Il capannone nell’abbandono più totale è deserto. Il Comune di Dolo dal canto suo con l’assessore all’ambiente Marina Coin promette di agire con celerità in entrambe le situazioni di pericolo, per la salute dei cittadini. Alessandro AbbadirEdizione
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