
Crescere insieme, esprimendo al massimo la propria creatività e ottenere persino lusinghieri riconoscimenti da prestigiosi enti culturali, quali la Biennale di Venezia. E’ in sintesi la bella storia di un gruppo di ragazzi di seconda, terza ed ex terza della scuola secondaria di primo grado di Olmo, dell’Istituto Comprensivo “G. Matteotti”. Lo scorso 7 febbraio sono stati premiati con una menzione speciale al concorso on line “Leone D’Argento per la creatività dei ragazzi - Biennale di Venezia” per le scenografie che hanno allestito in occasione dello spettacolo “Vado via con i gatti”, scritto dal professor Alessandro Voltolina, che è andato in scena a dicembre 2014.Il concorso, giunto alla quinta edizione, riguarda progetti che sono finalizzati allo sviluppo nelle scuole italiane della creatività applicata nel campo delle arti. Le scuole sono state invitate a elaborare progetti creativi finalizzati a sperimentazioni laboratoriali di natura materico/artistica, coreutica, teatrale, musicale e digitale. I ragazzi di Olmo si sono recati all’Arsenale di Venezia, dove in occasione dell’apertura del Sesto Carnevale internazionale dei ragazzi, organizzato dalla Biennale di Venezia, si è svolta anche la cerimonia di premiazione. L’Istituto “G. Matteotti” di Maerne e Olmo da anni porta avanti con egregi risultati una intensa, magica e coinvolgente attività teatrale, fiore all’occhiello della scuola, che culmina nell’allestimento di uno o più spettacoli, organizzati, ideati e diretti proprio dal professor Voltolina, una istituzione per la scuola. All’interno di questa attività si svolge il laboratorio di scenografia che, in parallelo con quello degli “attori”, lavora alla messa in scena dello spettacolo di turno. Nel progetto “Vado via con i gatti”, relativo all’anno scolastico 2013-14, il laboratorio di scenografia è stato curato dalla professoressa Annunziatina Vitetta.
“Il tema trattato nella drammatizzazione proposta quest’anno - spiega la professoressa Vitetta - , con tratti autobiografici, invogliava alla riflessione sul viaggio del vivere e sulla metamorfosi, il cambiamento come segreto per vivere intensamente questo dono che è la vita”. Nel testo si fa riferimento a “Le trasformazioni di Pictor-Favola d’amore” scritta da Hermann Hesse, un afiaba d’amore per adulti che narra l’arrivo di Pictor in paradiso alla ricerca della felicità attraverso una serie di trasformazioni. L’individuo dev’essere sempre in grado di evolversi - come il continuo divenire, la legge che governa questo mondo - di “trasformarsi” affinché creatività , vivacità, pienezza di idee possano trovare conreta realizzazione. “Da questa lettura e da queste considerazioni - prosegue la professoressa Vitetta - abbiamo scelto di realizzare il nostro fondale, partendo dalle illustrazioni fatte dallo stesso autore”.
Una esperienza di cooperative learnirg, come prevedono i moderni indirizzi di didattica, che ha motivato i ragazzi coinvolgendoli da protagonisti in una attività estremamente creativa ed espressiva . “Il mio ruolo - spiega l’insegnante referente del progetto - è stato innanzitutto quello di far sì che il gruppo si costituisse nella realtà “dell’essere in situazione” e non come entità astratta e che operasse nell’ottica del fare per divenire e crescere insieme, attivando la propria creatività ed originalità”. “Quest’anno - prosegue - il clima era così sereno che è stato come se la scuola si spogliasse del suo “scolasticismo” e si aprisse finalmente al “fare attivo”, vissuto, pensato, discusso e condiviso, in cui ciascuno è parte integrante e necessaria. Infine il gruppo si è creato, maturando il giusto modo di agire nel liberare le immense potenzialità espressive in un percorso di crescita artistica, individuale e relazionale; questo, dal mio punto di vista, è stato il punto di forza dell’esperienza”.
Un punto di forza colto e riconosciuto anche dalla giuria del concorso che ha voluto premiare la scuola di Olmo - su 150 scuole partecipanti - con una bellissima Menzione Speciale. Ornella Jovane