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Una casa funeraria a servizio della comunità della Riviera e del Miranese

Un nuovo servizio è stato inaugurato alla presenza degli amministratori pubblici

Una casa funeraria a servizio della comunità della Riviera e del Miranese

Il momento dell'inaugurazione

Sono state aperte 6 sale per accogliere i defunti, una sala commiato per celebrare i riti d’addio,

Un nuovo servizio all’avanguardia è stato inaugurato nelle scorse settimane a Mira. Sono state aperte 6 sale per accogliere i defunti, una sala commiato per celebrare i riti d’addio, il tutto in 500 metri quadrati di ampiezza per il costo complessivo dell’opera di un milione e mezzo di euro. Sono questi i numeri della nuova Casa funeraria per la Riviera del Brenta e il Miranese, voluta dall’azienda di pompe funebri Lucarda ed inaugurata in via San Marco a Mira Porte. Un servizio svolto da un privato ma a servizio della comunità.

All’inaugurazione, a cui hanno partecipato 300 persone, non sono mancati i rappresentanti delle istituzioni. C’era il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. “Sono qui – ha detto il sindaco di Venezia Brugnaro – perché sono amico di Paolo Lucarda e della sua famiglia e perché ritengo che questo sia il futuro verso cui devono andare i servizi funebri”. Presente anche il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto e Massimo Zuin, dirigente dell’Usl 3. A benedire la casa funeraria è stato don Gino Cicutto, parroco di Mira Taglio della chiesa di San Nicolò. “Questa struttura – ha detto il sindaco di Mira Marco Dori – rappresenta un simbolo di modernità e di servizio a favore delle famiglie e del territorio mirese”.

Ma è stata la famiglia Lucarda a presentare l’opera. “Abbiamo voluto dare – ha detto Paolo Lucarda presentando la struttura con il figlio Cristian – un luogo di pace e riservatezza, creato per offrire alle famiglie uno spazio intimo e accogliente per onorare la memoria del proprio caro. Un posto lontano dalla fredda impersonalità delle strutture sanitarie (gli obitori). Qui si potrà celebrare in una apposita sala commiato con dignità, qualsiasi sia il credo religioso e le convinzioni. Qui sarà possibile trovare un luogo di raccoglimento e il calore di casa, assistiti dal nostro personale con la massima discrezione e professionalità”. Le 6 sale che accoglieranno i defunti e i loro famigliari nei giorni precedenti la sepoltura sono dedicate ognuna a un sestiere di Venezia, con una foto sulle pareti che lo rappresenta. All’ingresso della struttura è stata posta una farfalla di bronzo a cui è stato dato il nome Celeste. “La struttura l’abbiamo inaugurata a ottobre – ha spiegato Paolo Lucarda – ma è da luglio che di fatto è completata e operativa. Il suo primo ospite è stata una bambina di 2 anni, Celeste Mellendez Conte, morta a causa di una malattia. La presenza di questo primo angelo ci ha colpito tantissimo. I genitori ci hanno raccontato di come, subito dopo la morte di Celeste, una farfalla in un prato in cui si erano seduti disperati volasse insistentemente intorno a loro, quasi fosse l’anima della piccola a salutarli. Per questo la scultura è stata fatta a forma di farfalla”. 

Alessandro Abbadir

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