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Rovigo, i 30 agnellini salvati andranno al O.P. Park di Granzette

Agnellini 2

I 30 agnellini, recentemente salvati dalla commissione provinciale per la tutela dei diritti degli animali, andranno a vivere all’O.P. Park di Granzette (Rovigo).

L’arrivo degli agnellini a Granzette (Rovigo), secondo quanto annunciato da Devis Vezzaro, presidente dell’associazione “I Luoghi dell’Abbandono”, che ha in gestione il bene, è previsto per il tardo pomeriggio di domani, mercoledì 28 luglio. Pecore e agnellini potranno pascolare liberamente nell’ampia area attrezzata, insieme a galline, anatre, tacchini e capre. Bambine e bambini, accompagnati dai genitori, da domani potranno vedere da vicino anche gli ovini, mentre si muovono liberamente nella zona a loro dedicata del parco. (continua a leggere dopo la gallery)

Vezzaro: "Gli agnellini potranno pascolare liberamente"

“La nostra associazione - spiega il presidente Devis Vezzaro -, a seguito dell'intervento della commissione provinciale per la tutela dei diritti degli animali, presieduta da Gabriella Gibin, nell'intento di salvare e tutelare alcune pecore e agnelli dalla macellazione, si è resa disponibile come stallo. Circa una 30ina, tra pecore e agnellini in fase di svezzamento, saranno ospitati all’O.P. Park di Granzette. Il piccolo gregge sarà accolto, all'interno del parco da noi gestito in via Chiarugi a Rovigo, nel tardo pomeriggio di mercoledì 28 luglio. Gli ovini potranno pascolare liberamente nell'ampia zona attrezzata, adibita esclusivamente alle varie specie animali già presenti. A differenza di un normale allevamento, potranno ora girovagare liberamente, in compagnia di galline, anatre, tacchini e capre. Insieme al nostro pavone, all’asino Garibaldi e al cavallo, potranno vivere tutti in perfetta armonia”.

O.P. Park di Granzette (Rovigo), un'esperienza di immersione nella natura

“Aver creato un'area specifica di grandi dimensioni - prosegue il presidente dell’associazione ‘I Luoghi dell’Abbandono’ -, dove gli animali possono pascolare allo stato semibrado, permette loro di non sentirsi limitati dentro recinti, che per quanto spaziosi davano a loro e ai visitatori l'idea di uno zoo. Le famiglie che hanno aderito al family club portano spesso i loro bambini dentro l'area riservata, permettendo loro di vivere un'esperienza di immersione nella natura, dove gli animali non sono solo cibo per l'uomo, ma parte integrante del mondo in cui viviamo: un pianeta che, purtroppo, quasi dimentica le sue origini”.

Giacomo Capovilla

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