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Rovigo, tutti pazzi per il simpatico padel

Padel Don Bosco Sport Rovigo

Il padel è, senza dubbio, uno degli sport che, anche a Rovigo, più sta incrementando il suo bacino d’utenza in questi anni

Il padel è senza dubbio uno degli sport che più sta incrementando il suo bacino d’utenza in questi anni. E anche Rovigo, segue questa moda sportiva. Il centro sportivo Don Bosco “Noway” a Rovigo è stato il primo a costruire un campo da padel: ora ce ne sono due e “se avessimo più spazio ne costruiremmo un altro, tanta è la richiesta”, dice Gianluca Nardi, maestro di tennis al Noway, affiliato alla Fit (Federazione italiana tennis) e Aics. Oltre al Don Bosco, a Rovigo, c’è un altro campo di padel, agli impianti sportivi del Duomo, costruito a giugno dello scorso anno. I due impianti presenti al circolo “Noway” al Don Bosco sono all’aperto ma “stiamo facendo delle valutazioni - continua Nardi -, per una eventuale copertura in maniera tale da poter usufruire i campi anche nella stagione invernale”.

Uno sport semplice da imparare

Il motivo di questo successo è che il paddle è uno sport molto semplice da imparare: bastano tre o quattro partite per raggiungere un livello che permetta a chiunque di divertirsi. Ma il padel, esattamente, che cos’è? Il campo di gioco è sostanzialmente identico da quello da tennis, più piccolo, 10 metri di larghezza per 20 di lunghezza, diviso in due parti orizzontalmente e verticalmente per individuare le aree in cui deve cadere il servizio. Ovvio, ma importante: si batte da sotto e l’impatto deve avvenire con la palla che rimane sempre sotto l’altezza dell’anca. Si serve sempre in diagonale, seguendo punteggio e posizioni identiche a quelle seguite nel tennis e si gioca solo ed esclusivamente in doppio.

Gasperotto (Don Bosco): "Un gioco divertente, che spinge alla socialità"

“Al Don Bosco - dice Francesco Gasperotto istruttore di tennis - ci sono due insegnanti di padel che tengono corsi: sono Francesco Rizzato e Manuel Tosatti. È un gioco in continua ascesa, perché è divertente e spinge alla socialità. Con alcuni nostri tesserati abbiamo partecipato ad alcuni tornei nel circuito veneto, e in primavera contiamo di organizzarne uno”. Cristiano Aggio
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