Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia. Il presidente Piombo: “Serve un cambio culturale”
“Partecipazione, confronto, condivisione di programmi politici, economici e di obiettivi comuni a tutta la professione infermieristica”. Queste le caratteristiche dell’assemblea ordinaria degli Iscritti all’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Rovigo, tenutasi nelle scorse settimane nella sala Congressi dell’Hotel Europa. L’assemblea, dopo le relazioni politiche e tecniche, ha visto l’approvazione unanime dei contenuti presentati che mirano ad arginare problemi come la carenza di infermieri e gli episodi di aggressione in strutture sanitarie. Il presidente Denis Piombo, che ha condotto l’Assemblea assieme al Tesoriere Luciano Giuriati e alla Segretaria Marta Zanin ha evidenziato come “i voti all’unanimità per l’approvazione dei bilanci e delle relazioni rappresentano un risultato importante, non scontato e un motivo ulteriore per impegnarsi e rendere l’Ordine sempre più aperto, radicato nel territorio, al fianco di tutti gli iscritti, attualmente 2135, e vicino ai cittadini. L’unica strada percorribile per raggiungere risultati concreti è essere uniti per affrontare problematiche comuni come quelle concernenti la scarsa attrattività della professione e la violenza contro il personale sanitario, quotidianamente al centro delle notizie locali e nazionali”. Per Piombo è però indispensabile “un cambio di paradigma culturale e programmatico per consentire un’evoluzione della professione infermieristica e per fare in modo che i professionisti siano valorizzati, anche economicamente, visto che risultano fra i meno pagati in Europa, per le proprie competenze, per le proprie specificità e per il proprio ruolo centrale nel sistema sanitario”. “Il cambiamento necessita di confronto politico, ma è fondamentale che la professione sia unita negli intenti. Il rischio è che ogni anno sempre meno persone scelgano di intraprendere il percorso per diventare infermieri” ha rimarcato in conclusione il presidente dell’Ordine.
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