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14.07.2016 - 10:28
File Name : DSCN3569.JPG File Size : 1.1MB (1171880 bytes) Date Taken : Mar, 3 set 2002 10:53:44 Image Size : 2560 x 1704 pixels Resolution : 300 x 300 dpi Bit Depth : 8 bits/channel Protection Attribute : Off Camera ID : N/A Camera : E5000 Quality Mode : FINE Metering Mode : Matrix Exposure Mode : Programmed Auto Speed Light : No Focal Length : 16.2 mm Shutter Speed : 1/360.7 seconds Aperture : F8.0 Exposure Compensation : +0.3 EV White Balance : Auto Lens : Built-in Flash Sync Mode : N/A Exposure Difference : N/A Flexible Program : N/A Sensitivity : ISO400 Sharpening : Normal Image Type : Color Color Mode : N/A Hue Adjustment : N/A Saturation Control : Normal Tone Compensation : Normal Latitude(GPS) : N/A Longitude(GPS) : N/A Altitude(GPS) : N/A
“Siamo rimasti basiti di fronte alle parole del Sindaco. Dopo aver riportato come una vittoria la riapertura al traffico del Corso del Popolo, cita la ‘guerra alle Pm10’ tra i risultati conseguiti. Non vogliamo pensare che il Sindaco sia veramente convinto di avere attuato politiche efficaci”. Non usa mezzi termini Giorgia Businaro, direttore regionale di Legambiente Veneto, a commento della conferenza stampa di bilancio del primo anno di mandato della Giunta Bergamin. “Impossibile dimenticare la preoccupante situazione della città durante l’ultimo inverno - ricorda -: giorni e giorni con qualità dell’aria da scadente a pessima, con ripercussioni potenzialmente pericolose sulla salute dei cittadini. E il sindaco come ha affrontato questa ‘emergenza’? Lavaggio delle strade, ordinanze per abbassare le temperature domestiche, la cui applicazione non è mai stata verificata, riduzione del numero dei veicoli circolanti mantenendo, però, il centro aperto al traffico. Per non parlare dell’accusa a pizzerie e panetterie con forno a legna: era veramente convinto che fosse quello il problema?” Per Businaro le soluzioni dovevano essere altre: “Ragionare sulla chiusura al traffico del centro e sulla revisione del piano del traffico, con attenzione all’efficienza del trasporto pubblico locale, oggi totalmente insufficiente e disorganizzato. Studi accurati sulle fonti di emissione per pianificare le giuste politiche di intervento”. E incalza: “Il totale immobilismo della giunta su questi temi conferma che Rovigo è, palesemente, una città senza visione del proprio futuro. Mancano la volontà o la capacità di orientare la città verso un modello differente di organizzazione urbana”. In chiusura, l’associazione torna a chiedere la nomina di un assessore all’ambiente e interventi concreti per salvaguardare la città. Giorgia GayEdizione
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