Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Il caso

Voci su un nuovo impianto a biometano, Italia Nostra: "L'invasione continua"

Bellettato: "FemoGas raddoppia con la proposta di un nuovo investimento a Taglio di Po, i suoi insediamenti per la produzione di biometano, ad una manciata di chilometri con un impianto sempre alimentato prevalentemente a pollina"

Voci su un nuovo impianto a biometano, Italia Nostra: "L'invasione continua"

“L’invasione del biometano continua. Abbiamo saputo di una nuova proposta di un impianto a Taglio di Po” afferma preoccupato Fabio Bellettato, presidente di Italia Nostra sezione di Rovigo. “Ho chiesto notizie al sindaco di Taglio di Po, Layla Marangoni se è vera la possibilità dell’insediamento di un impianto di biometano, nel territorio del Comune tagliolese. Ho anche chiesto quale sia il parere espresso proprio dalla Marangoni e dalla sua giunta, in merito a questa proposta di impianto, che si andrà ad insediare nel territorio. Sarebbe importante che i cittadini fossero informati sui benefici e sugli effetti dannosi che questo tipo di impianto produrrà nel territorio tagliolese.Dopo l'inaugurazione festosa dell'impianto per la produzione di biometano ad Ariano nel Polesine, con l’approvazione di alcune associazioni tra cui Legambiente e Coldiretti, e dell'Amministrazione comunale, ma non di buona parte dei cittadini, perché non coinvolti direttamente in questo progetto anche se come abitanti del territorio comunale, sono le vittime di emissioni inquinanti, odori, traffico e disagi svariati senza beneficio alcuno, FemoGas raddoppia con la proposta di un nuovo investimento a Taglio di Po, i suoi insediamenti per la produzione di biometano, ad una manciata di chilometri con un impianto sempre alimentato prevalentemente a pollina”.

Anche Vanni Destro,coordinatore della Rete dei Comitati e socio di Italia Nostra, afferma che “è una miniera di escrementi di pollo e similari, per effetto dei numerosi allevamenti intensivi, gestiti spesso come mostrato nel film documentario Food for profit di Giulia Innocenzi, senza alcun rispetto per gli animali allevati, quindi la base ideale per impianti che non producono quantità rilevanti di energia, ma risolvono il problema dello smaltimento dei reflui zootecnici altrimenti assoggettati alla direttiva nitrati che vincola gli allevatori a spargere nei campi quantitativi contingentati di pollina per il forte rischio di inquinamento delle falde acquifere e fanno convergere sostanziosi incentivi dal Pnrr nei conti di chi gestisce gli impianti.Ai cittadini restano solo i danni e nessun coinvolgimento non diciamo a livello decisionale, come sarebbe doveroso, ma neppure a livello informativo”.

Il sindaco Layla Marangoni, durante l'incontro pubblico, dal titolo“Biometano fatto bene”, organizzato recentemente ad Adria da Legambiente, ha chiesto ai tecnici relatori presenti, la disponibilità ad incontrare i tagliolesi per fornire chiarimenti sull'impianto. “Noi critici verso questo tipo di impianti, abbiamo chiesto di far parte dell'incontro raccogliendo la disponibilità della sindaca – conclude Bellettato –. Pare, da informazioni ufficiose, nulla è davvero alla luce del sole in queste procedure di approvazione, che la conferenza dei servizi, decisoria fatta in Regione, relativa all'impianto di Taglio di Po, sarà l'ennesimo impianto realizzato tenendo i cittadini all'oscuro tutto? Italia Nostra manifesta la propria contrarietà alla finta transizione ecologica e dice no al biometano e agli allevamenti intensivi”.

Ruggero Principe

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione