La Verona-Rovigo è una delle dieci peggiori linee ferroviarie italiane. Il giudizio, senza se e senza ma, arriva dal rapporto “Pendolaria” di Legambiente. “Lungo i 96,6 chilometri che collegano Verona a Rovigo i disagi sono all’ordine del giorno, - sottolinea il presidente di Legambiente Veneto Gigi Lazzaro -, con poche corse, mezzi obsoleti, ritardi e abbandono delle piccole stazioni”. Su Rovigo, in particolare, i problemi principali riguardano la costante riduzione degli Eurostar che fermano in stazione: “Ormai esistono due soli Frecciargento da Roma (cui si aggiungono due Intercity), oltre ai collegamenti da Verona in direzione di Chioggia e viceversa”. Quest’ultima situazione si presenta “drammatica vista la grande quantità di pendolari che frequentano queste tratte e vista l’inefficiente organizzazione degli orari: non esiste un treno Legnago-Adria diretto, il cambio obbligato a Rovigo rimane senza coincidenze a breve anche dopo l’inserimento dell’orario cadenzato, il che ha portato i tempi di percorrenza a due ore, per una distanza di appena 65 chilometri”. Secondo i dati diffusi dalla commissione Trasporti della Regione, la linea è anche tra quelle che hanno collezionato più ritardi rispetto al resto della rete veneta: i convogli hanno viaggiato puntuali solo nell’85% dei casi. A rallentare i trasporti ci sono anche le coincidenze tra le corse, visto che la linea è a binario unico. “La colpa però del malfunzionamento di questa tratta dipende dalla gestione di Sistemi Territoriali Spa - precisa Lazzaro-. Negli anni e nonostante le proteste dei pendolari non si è provveduto a una migliore organizzazione della linea. Non è accettabile che i pendolari debbano subire costanti disservizi e viaggiare stipati in vagoni vecchi, gelati d’inverno e roventi d’estate, costantemente in ritardo”. La linea Verona-Rovigo è anche un percorso molto frequentato da turisti, vista la presenza di città storiche. Proprio per questo la tratta “potrebbe mettere in collegamento le località più periferiche della provincia e quelle ad alta vocazione turistico-balneare, come Rosolina e la stessa Chioggia-Sottomarina - conclude Legambiente -. Inoltre, c’è il bisogno di agevolare la percorrenza per gli studenti universitari costretti, in alcuni casi, a rinunciare all’iscrizione alle facoltà di Verona per la mancata efficienza del sistema ferroviario”. Giorgia Gay
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