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Sicurezza
22.07.2025 - 00:44
Dopo l’omicidio di un 23enne tunisino ai giardini delle Torri, il Sindacato Autonomo di Polizia denuncia l’organico ridotto della Polfer, chiede l’istituzione di “zone rosse”, metal detector e controlli continui sul territorio. Al Comune chiede di attivare il terzo turno della Polizia Locale per garantire presidio anche nelle ore notturne.
Rovigo: L’omicidio di un giovane tunisino di 23 anni, avvenuto sabato sera nei giardini delle Torri a Rovigo, ha scosso profondamente la comunità. “Il ragazzo è stato colpito a morte con diversi fendenti, durante una rissa tra cittadini appartenenti a due diverse etnie”. A esprimersi con toni molto netti è il SAP, Sindacato Autonomo di Polizia, che chiede un immediato cambio di passo nella gestione della sicurezza cittadina.
“Riflettiamo non solo sul senso di impunità che si percepisce dalle modalità con cui si sono verificati questi fatti – risse tra giovani stranieri – e dai luoghi coinvolti (stazione ferroviaria, centro cittadino, giardini pubblici), ma anche su certi ‘codici etici’ propri di giovani provenienti da specifiche aree geografiche, troppo inclini al conflitto fisico e all’uso di coltelli o armi improprie per risolvere anche banali controversie.”
Un richiamo forte arriva anche sul fronte dell’integrazione: “È un chiaro segnale della difficoltà di integrazione di questi giovani immigrati, spesso di seconda generazione, che faticano ad accogliere i valori di civiltà e convivenza su cui si fonda la nostra comunità, storicamente pacifica.”
Il SAP evidenzia come la crisi della sicurezza a Rovigo sia anche frutto di scelte politiche nazionali: “Negli ultimi dieci anni, tutto questo si è fortemente ridotto, a causa del progressivo indebolimento degli organici destinati alla sicurezza, a partire dalla Legge Madia sul turn-over, che ha privato gli operatori di sicurezza di risorse fondamentali e ha compromesso la raccolta di informazioni cruciali per pianificare interventi tempestivi ed efficaci.”
Il sindacato evidenzia che “non è tollerabile un organico di sole 5 persone al Posto di Polizia Ferroviaria, a fronte di un fabbisogno minimo di almeno 18 unità.”
Da qui la richiesta urgente: “È il momento, ad esempio, di istituire le ‘zone rosse’ e di dotare gli agenti di metal detector, per individuare più agevolmente chi porta armi da taglio. Alla luce dei fatti, ogni speculazione politica contro l’istituzione delle ‘zone rosse’ appare non solo fuori luogo, ma gravemente irresponsabile.”
Un appello è rivolto anche al Comune di Rovigo: “Deve fare la sua parte, attivando il terzo turno della Polizia Locale, in modo da impiegare il personale anche nelle ore notturne, integrandolo nel dispositivo di controllo del territorio.”
Il SAP conclude con una considerazione: “Fenomeni marginali non affrontati per tempo possono degenerare – come abbiamo visto – in episodi drammatici.”
Guendalina Ferro
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