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27.12.2023 - 09:32
Nel recente convegno organizzato a Verona dall’ULSS 9 sono stati presentati i dati dell’esperienza della Teleriabilitazione nell’ambito del Dipartimento Riabilitazione ULSS 9 e della Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitazione dell'Università di Verona che parallelamente ha attivato studi e operatività differenti. In questo momento di incontro e confronto fra professionisti, sono stati riportati anche i feedback dei pazienti e delle loro famiglie, grazie a un questionario di gradimento consegnato loro al termine del percorso. La teleriabilitazione è stata valutata complessivamente come un’ottima strategia per raggiungere gli obiettivi clinici. Tutti i pazienti l’hanno descritta come uno strumento positivo e si sono dichiarati disponibili a consigliarne l’uso a conoscenti ed amici. Dott. Pietro Girardi DG Azienda ULSS 9 Scaligera: «Questa pratica medica, che ha visto gli albori (almeno normativamente) nel 2011, ha ricevuto una accelerazione, favorita dallo sviluppo tecnologico, sull’onda dello tsunami del Covid. Dopo una serie di investimenti, si sono potuti notare i grandi margini di utilità per diverse tipologie riabilitative, per pazienti di ogni età che possono beneficiare di grande elasticità rispetto all'impegno riabilitativo (in termini economici, di tempo e di spostamenti), così come per i caregiver, che spesso sono i familiari del paziente stesso. Il convegno organizzato dalla nostra Azienda è stato un interessante momento di incontro tra i professionisti dell'ULSS 9 e dell’AOUI. Oltre ad aver analizzato i risultati raggiunti, ci si è prefissi nuovi traguardi».
Gli strumenti tecnologici a disposizione per la Teleriabilitazione sono tablet dotati di sensori inerziali che il paziente riesce facilmente ad indossare grazie ad alcune fasce sul corpo. I tablet sono dotati di applicazioni che sfruttano la realtà virtuale non-immersiva: basandosi sulla simulazione di scenari (come nei videogames), riescono a catturare l’attenzione del paziente, stimolandone la motivazione e spingendolo a seguire il trattamento. Il paziente muovendosi interagisce con lo scenario, raggiunge gli obiettivi richiesti e grazie a feedback visivi-sonori è in grado di correggere i propri errori e capendo dove li ha commessi, riesce a migliorarsi. Indirizzati a una vasta gamma di domini clinici (dal motorio al cognitivo, per disabilità di origine neurologica, ortopedica, cardiologica e respiratoria), i tablet permettono di effettuare esercizi attivi per incrementare forza, escursione articolare, capacità aerobica ed equilibrio.
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